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Smoke rises from Israeli airstrikes on villages in the Nabatiyeh district, seen from the southern town of Marjayoun, Lebanon, Monday, Sept. 23, 2024. (AP Photo/Hussein Malla) Associated Press/LaPresse
Non solo Hezbollah. Israele punta ancora ai vertici di Hamas anche durante i bombardamenti in Libano, come dimostra l’uccisione di due di loro negli ultimi raid come confermato da Idf, Shin Bet e dalla stessa Hamas. In un primo attacco avvenuto nella notte contro il campo profughi palestinese di Beddawi, a nord di Tripoli, è stato ucciso Saeed Atallah Ali, accusato di reclutare militanti per il gruppo in Libano. Insieme a lui – definito da Hamas comandante sul campo – sono stati uccisi la moglie e due figli. In un secondo raid, avvenuto questa mattina nei pressi della città di Saadnayel, nella valle della Beqaa, è stato ucciso Mohammed Hussein al-Lawis, che le forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno definito «autorità esecutiva in Libano» di Hamas, ma anche colui che dava gli ordini per attacchi terroristici in Cisgiordania.
A loro si aggiunge il successore in pectore di Hasan Nasrallah, Hashem Safieddine che secondo fonti della sicurezza libanese risulta irraggiungibile dopo gli attacchi aerei israeliani nella periferia sud di Beirut. Ferito sarebbe invece Esmail Qaani, comandante della Forze Quds dei Guardiani della rivoluzione iraniana. Lo ha riferito in questo caso l’emittente N12, ricordando che Qaani – responsabile delle attività dei proxy dell'Iran nella regione – potrebbe essere rimasto vittima dello stesso raid che ha colpito Safieddine.
Intanto pare che la risposta israeliana all'attacco iraniano sia attesa per «l'inizio della prossima settimana». È quanto riferisce la stampa israeliana citando fonti dell'Idf secondo le quali la reazione sarà «seria e significativa», mentre il ministro del Petrolio iraniano Mohsen Paknejad, ha detto di «non essere preoccupato» per eventuali attacchi contro impianti e infrastrutture nella Repubblica islamica. Il ministro ha parlato nel corso di una visita ad Assaluyeh, nella provincia di Bushehr, considerata la “capitale” energetica dell'Iran.
E mentre in vista del 7 ottobre l’Idf ha riacutizzato i bombardamenti a Gaza, dove i morti hanno ormai superato la cifra di 41mila, si è fatto sentire il presidente siriano Bashar al-Assad secondo il quale l'Iran ha dato una «lezione» Israele. Lo riferisce un comunicato diffuso dal suo ufficio. Il lancio di circa 200 missili su Israele da parte di Teheran è stato «una risposta forte e ha dato una lezione all'entità sionista», ha dichiarato al-Assad durante un colloquio con il capo della diplomazia iraniana, Abbas Aragchi, in visita a Damasco.