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"A Napoli serve l'esercito e una legge speciale". Poche ore dopo la morte del 15 ucciso da un carabiniere a Napoli, Giorgia Meloni ha già pronta la sua ricetta per sconfiggere la criminalità: "Emergenza sicurezza a Napoli - scrive su facebook Molini- Un 15enne, con il volto coperto dal casco, punta una replica di pistola in metallo alla tempia di un carabiniere fuori servizio. Il militare si difende, spara tre colpi e il rapinatore muore in ospedale. Poi la "ritorsione": prima gli spari contro il comando dei carabinieri e i parenti del giovane che devastano il pronto soccorso dell'ospedale Pellegrini. Ai medici e al personale sanitario della struttura tutta la nostra solidarietà. Napoli ha bisogno dello Stato e non può essere lasciata da sola nella guerra alla criminalità, organizzata e non. Le Forze dell'Ordine non bastano: serve l'Esercito e una legge speciale". Decisamente più misurato il leader dei 5Stelle, Vito Crimi: "Quanto avvenuto a Napoli è una tragedia immane da ogni punto di vista. Da una parte la straziante perdita di un ragazzo di soli quindici anni, che ha perso la vita mentre stava compiendo una rapina, dall'altra un carabiniere costretto a difendersi che posso solo immaginare, starà vivendo momenti strazianti. A lui e al personale sanitario che ha dovuto subire l'ennesima, inaccettabile, aggressione va la mia solidarietà. Oggi dobbiamo solo interrogarci su come evitare che ciò accada di nuovo e al contempo non possiamo abbassare la guardia dinnanzi alla criminalità, che va combattuta principalmente creando opportunità e futuro per i nostri giovani". Il governatore campano Vincenzo De Luca invoca più stato: "Esiste un problema più generale di violenza diffusa e di atti di aggressione che continuano a moltiplicarsi senza che nessuno dei protagonisti di tali atti sia chiamato a risponderne. Se permane una condizione di impunità per i protagonisti di atti di squadrismo, il clima civile è destinato a peggiorare drammaticamente. Non si possono non richiamare tutte le articolazioni dello Stato a produrre iniziative concrete ed efficaci per porre termine a questi episodi". Matteo Salvini si schiera con l'Arma:"Quando muore un ragazzo è sempre un dramma, ma nessuno può attaccare un Carabiniere che, aggredito, ha reagito per difendere la sua vita e la sua fidanzata. Solidarietà a medici e infermieri del pronto soccorso".