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Vladimir Putin ha espresso congratulazioni ufficiali a Donald Trump per la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. Intervenendo al Club Valdai, il presidente russo ha sottolineato la disponibilità a collaborare con la nuova amministrazione americana, puntando a un dialogo per superare le attuali tensioni internazionali. «Vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con lui, per la sua elezione a presidente degli Stati Uniti» ha dichiarato Putin, citato dall’agenzia Tass. Ha inoltre aggiunto: «Lavoreremo con qualsiasi capo di Stato di cui il popolo americano si fida».
Putin ha continuato precisando che, qualora Trump desiderasse riprendere i contatti, lui non avrebbe obiezioni. «Se qualcuno vuole riprendere i contatti, non mi dispiace. Sono pronto», ha affermato, esprimendo speranza in un rapporto bilaterale più costruttivo tra Washington e Mosca. Nel corso del suo discorso al Club Valdai, il presidente russo ha riflettuto sulla situazione geopolitica globale, dichiarando che l’era del «vecchio ordine mondiale» è ormai conclusa.
Secondo Putin, è in atto una lotta per la formazione di un nuovo mondo multipolare, un contesto in cui nessun paese dovrebbe rimanere svantaggiato o soggiogato. «Nel mondo multipolare emergente non dovrebbero esserci Paesi e popoli perdenti» ha spiegato, definendo questa visione inclusiva come l’obiettivo verso cui la Russia intende muoversi.
L’apertura al dialogo giunge in un momento in cui Mosca sostiene l’importanza di rispettare le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, particolarmente in relazione alla questione israelo-palestinese. Putin ha ribadito la storica posizione russa a favore della creazione di due Stati sovrani per israeliani e palestinesi, sottolineando l’urgenza di rispettare le risoluzioni ONU in merito. «La Russia ritiene necessario adempiere a tutte le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dell’Assemblea Generale su Israele e Palestina» ha detto, rimarcando come questa linea guida sia presente fin dai tempi dell’Unione Sovietica.
Secondo Putin, la realizzazione della soluzione dei due Stati rappresenterebbe la via d’uscita dalla crisi in corso. Ha ammesso le difficoltà presenti, ma ha ribadito la convinzione che questa strada potrebbe stabilizzare la regione. Il presidente russo ha inoltre fatto riferimento alla crisi in Ucraina, elogiando le parole espresse da Trump durante la campagna elettorale in merito alla possibilità di una soluzione per la guerra in corso. Putin ha osservato come il nuovo presidente americano abbia affrontato il tema con un approccio che «merita attenzione». Questa posizione apre la possibilità di una nuova fase nei rapporti USA-Russia, un rilancio che potrebbe vedere una cooperazione strategica su vari fronti globali.
Anche il presidente eletto Trump ha confermato la sua intenzione di instaurare relazioni solide con diversi leader internazionali. In un’intervista rilasciata alla NBC, Trump ha dichiarato di aver già stabilito contatti con «probabilmente 70 leader mondiali» dal giorno della sua vittoria elettorale. Ha poi affermato: «Penso che ci parleremo» riferendosi a un futuro dialogo con Putin.
In Italia, il vicepremier Matteo Salvini ha espresso speranza riguardo a un possibile ruolo diplomatico di Trump, definendolo capace di portare al tavolo dei negoziati figure chiave della politica internazionale. «Conto che Trump abbia l’esperienza, la statura morale, il coraggio e le relazioni per portare Putin e Zelensky attorno a un tavolo» ha detto Salvini durante un’intervista televisiva. Il vicepremier ha inoltre suggerito che Trump potrebbe facilitare un dialogo tra Israele e Palestina, auspicando una tregua in Medio Oriente.