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Il presidente russo, Vladimir Putin, nei suoi colloqui telefonici con il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha informato i due leader che "intende firmare un decreto" sul riconoscimento delle due autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Una decisione che fa salire alle stelle la tensione fra Mosca e l’Occidente e che il capo del Cremlino ha poi confermato in un discorso alla nazione in diretta tv. La guerra con l’Ucraina sembra così a un passo e le prossime ore ci diranno se l’atto unilaterale della Russia farà scoppiare il conflitto armato. Putin, ha riferito a Macron e Scholz intorno ai risultati della riunione del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, che ha considerato l'attuale situazione sul Donbass nel contesto della decisione della Duma di Stato sul riconoscimento delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. "In considerazione di tutto cio'", ha spiegato il servizio stampa del Cremlino, "il presidente della Russia ha affermato che intende firmare un decreto in tal senso nel prossimo futuro". Macron, e il cancelliere tedesco "hanno espresso il loro disappunto" per la decisione del presidente russo, di riconoscere l'indipendenza delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Se Parigi ha convocato d’urgenza il Consiglio della Difesa, la diplomazia europea è in fervente attività per scongiurare la catastrofe di uno scontro militare. Che dalle parti di Kiew in molti oprmai reputano inevitabile. "Non solo l'Ucraina, ma il mondo intero segue attentamente le azioni russe rispetto al riconoscimento" delle autoproclamate repubbliche. "Tutti si rendono conto delle gravissime conseguenze che questo atto provocherà. C'è molta emozione, ma è proprio ora che bisogna concentrarsi tutti con calma sugli sforzi di de-escalation. Non sembra esserci altrasoluzione", sono le parole pubblicate ieri sul proprio account Twitter dal ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba.