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La capitale russa si infiamma. Si è svolta oggi a Mosca una manifestazione non autorizzata con circa 1500 attivisti, che hanno sfilato per le vie della città per protestare contro l'esclusione dei candidati indipendenti dalle liste elettorali e per chiedere elezioni "libere ed eque". La polizia ha arrestato circa 600 manifestanti "per vari reati", è stato annunciato in conferenza stampa. Molti dei fermi sono stati effettuati durante un corteo lungo i viali del centro di Mosca. Secondo alcune fonti, si sarebbero verificati anche scontri e violenze. Secondo l’organizzazione indipendente Ovg-Info, che fornisce, su Twitter, una cronaca minuto per minuto delle proteste, ai fermati è stato negato di contattare i propri avvocati. In molti riportano, sempre sui social, violenze e percosse da parte della polizia. Tra i fermati c'è. anche anche la giovane «madrina» delle proteste Lyubov Sobol, fedelissima di Alexei Navalny: dal suo quartier generale stava andando, in taxi, verso i viali della capitale, da dove sarebbero partiti i cortei non autorizzati. «Perché avete i caschi, avete paura di una ragazza al 20esimo giorno di sciopero della fame?», ha chiesto Sobol ai poliziotti. Gli agenti l’hanno fatta scendere dal taxi a forza e caricata su una camionetta della polizia.