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«È doveroso condividere con il Parlamento» la decisione della proroga dello stato di emergenza. Lo dice il premier Giuseppe Conte, intervenendo al Senato, parlando della necessità legata al «potere di ordinanza per realizzare intervenenti» che «non potrebbero essere attuati con analoga speditezza». Il testo della risoluzione, ancora in via di limatura, che la maggioranza metterà in votazione al Senato dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte a palazzo Madama prevede una proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre. «La proroga è una facoltà espressa dalla legge», ha detto parlando al Senato della necessità di allungare lo stato di emergenza per contrastare la pandemia «che non si è risolta. C’è una imprevedibile evoluzione, la pandemia non ha esaurito i suoi effetti. Se decidessimo diversamente cesserebbero di avere effetto le ordinanze», osserva il presidente del Consiglio ricordando che sono state adottate 38 ordinanze. Il presidente del Consiglio segnala che dal 2014 ad oggi sono state adottate 154 dichiarazioni di stato d’emergenza «e 84 sono state le delibere. Sarebbe incongruo sospendere l’efficacia delle misure adottate», osserva il premier. https://www.youtube.com/watch?v=sPbVV3E737E «Se lo stato di emergenza non fosse prorogato cesserebbe il coordinamento attribuito alla Protezione Civile così come decadrebbero i poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, che nella maggior parte dei casi sono i presidenti di Regione. Verrebbe a cessare la sua funzione anche il Comitato tecnico scientifico. A questo occorre aggiungere che al 31 luglio sono prorogati numerosi termini normativi di rango primario e secondario», ha aggiunto il premier. «Il dibattito pubblico è vivace» ma con la proroga dello stato di emergenza «non vi è nessuna intenzione di drammatizzare né di alimentare paure ingiustificate nella popolazione», né un «ingiustificato stato di allarme». «Con la proroga dello stato di emergenza continueremo a mantenere in efficienza quel sistema di misure che rendono il nostro Paese più sicuro a beneficio degli italiani manche degli stranieri che vogliano visitare il Paese La scelta di prorogare lo stato di emergenza non può ritenersi lesiva della nostra immagine all'estero. Non vi è affatto questo rischio, anzi, è vero il contrario. L'Italia è vista da tutti come un Paese sicuro proprio grazie al sistema di monitoraggio e precauzione» messo in campo, ha sottolineato ancora Conte. «Con tono sommesso dico che anche questo dibattito parlamentare dovrebbe attenersi ai profili tecnici giuridici della decisione perché quando un'impropria drammatizzazione del significato dell'emergenza produrrebbe un potenziale nocumento del Paese all'estero».