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Il Premio Nobel per la Pace 2024 celebra l’impegno instancabile del movimento Hibakusha. L’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, fondata dai sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, riceve questo prestigioso riconoscimento per il suo ruolo nel contrastare l’uso delle armi nucleari e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle devastanti conseguenze umanitarie.
Il presidente del comitato per il Nobel, Jorgen Watne Frydnes, ha spiegato la scelta: «I membri di Nihon Hidankyo hanno lavorato per un mondo libero dalle armi nucleari». Il comitato ha sottolineato come il loro impegno abbia dato vita a una forte norma morale conosciuta come tabù nucleare, che considera inaccettabile l'uso di tali armi.
Il contesto attuale, caratterizzato da conflitti globali, ha reso il messaggio di Nihon Hidankyo ancora più urgente. «Il tabù nucleare è sotto pressione», ha dichiarato Frydnes, evidenziando la pericolosità di una possibile escalation verso l’uso di armi atomiche.
Toshiyuki Mimaki, direttore dell’organizzazione, ha fatto un confronto tra la situazione attuale a Gaza e quella vissuta dal Giappone dopo il 1945. «A Gaza vediamo bambini insanguinati, come in Giappone 80 anni fa», ha affermato Mimaki, riflettendo sulle similitudini tra le tragedie moderne e quelle del passato.
Nihon Hidankyo, con il supporto del premio Nobel, continua la sua lotta per un futuro senza armi nucleari, ricordando al mondo che le lezioni del passato non devono mai essere dimenticate.