La Russia userebbe armi nucleari solo in presenza di una minaccia alla sopravvivenza del Paese e non a causa della guerra in corso in Ucraina. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista a PBS Newshour. «Quale che sia l'esito dell' "operazione" - ha dichiarato alludendo alla guerra in Ucraina - ovviamente non è un motivo per ricorrere all'uso dell'arma nucleare». «Abbiamo un principio di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c'è una minaccia per l'esistenza dello stato, nel nostro Paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari per eliminare tale minaccia».

Guerra in Ucraina, le richieste di Zelensky

Intanto Zelensky insiste con forza per un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, e critica la natura "passiva" di alcune misure punitive, sottolineando che il mondo non può aspettare le azioni della Russia per rispondere. Nel discorso pronunciato e divulgato in nottata, il presidente ucraino - riporta la Bbc - si è lamentato del fatto che se «forti sanzioni preventive» fossero state adottate in precedenza, avrebbero potuto impedire l'invasione. «Una guerra su vasta scala è iniziata», ha dichiarato Zelensky nel discorso di sette minuti. «Ora ci sono indicazioni e avvertimenti secondo cui sanzioni presumibilmente più severe, come un embargo sulle forniture petrolifere russe all'Europa, sarebbero messe in atto qualora la Russia utilizzasse armi chimiche».