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Ventidue persone sono state arrestate durante le proteste di oggi a Parigi contro la legge sulla «sicurezza globale». Lo ha reso noto il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin, tramite il proprio profilo Twitter. «Grazie a tutte le forze dell’ordine mobilitate oggi, che a volte affrontano individui molto violenti. Ventidue arresti sono già stati effettuati durante la manifestazione a Parigi», ha scritto Darmanin. Nel corso delle proteste a Parigi di questo pomeriggio contro la legge sulla sicurezza sono scoppiati degli scontri fra i manifestanti e le forze dell’ordine, con impiego di lacrimogeni. Un gruppo di persone ha infatti cominciato a lanciare pietre e petardi contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni. Tra i manifestanti molti "gilet gialli". Dietro uno striscione che reclama "Libertà, Uguaglianza, fraternità, per chi!», i manifestanti si sono spostati tra i fumogeni e il rumore dei petardi, al grido "Tutti odiano la polizia". La polizia è intervenuta per smantellare il tentativo di erigere una barricata su Avenue Gambetta, poco distante dall'inizio della manifestazione. Sono stati incendiati veicoli e arredo urbano. I vigili del fuoco sono intervenuti per consentire l'avanzamento del corteo. Molte persone - diverse dozzine - vestite di nero sono state anche viste lanciare proiettili contro la polizia, che ha risposto con gas lacrimogeni. Nel tardo pomeriggio una filiale della Banque Populaire è stata saccheggiata dei suoi documenti. Dopo questi incidenti, la folla è stata immobilizzata lungo Avenue Gambetta. Progettata inizialmente come manifestazione sindacale contro la precarietà, la giornata di sabato ha visto anche protestare contro la violenza della polizia e la legge sulla sicurezza globale, guidata dal "coordinamento #StopLoiS SécuritéGlobale, un collettivo di sindacati e associazioni, tra cui diverse organizzazioni di giornalisti. Quasi 90 incontri sono annunciati dagli organizzatori nelle città, grandi e medie, della Francia. Le proteste di oggi si sono pure registrate in altre città della Francia. A Tolosa sono almeno 200 le persone scese in piazza, un migliaio a Strasburgo. A Bordeaux e Montpellier i prefetti hanno vietato i cortei nelle vie centrali delle città, mentre a Lione il raduno è stato autorizzato solo sulla riva sinistra del Rodano.