Parigi si spegne, Londra e Berlino si chiudono e l'Italia non esclude più il lockdown
Macron annuncia il coprifuoco per provare a tenere sotto controllo il coronavirus. E i virologi italiani avvisano: "Nuove chiusure non sono impensabili"
Il virus spegne Parigi e le grandi citta' francesi. Per frenare l'epidemia di Covid, in Francia entra in vigore da sabato notte il coprifuoco: lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, in diretta televisiva, confermando l'ipotesi che circolava con insistenza da giorni. Durera' tra le 21 e le 6 del mattino, partira' sabato a mezzanotte e sara' in vigore per l'Ile de France e Parigi e anche per altri grandi metropoli: Grenoble, Lille, Lione, Aix-Marseille, Rouen, Tolosa e Montpellier. Il tono fermo e deciso, cercando di rassicurare il Paese, Macron non ha nascosto che la situazione e' "preoccupante". Del resto nel Paese la seconda ondata del coronaviurus appare irrefrenabile: nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 22.591 casi, sopra la soglia dei 20 mila per la terza volta in sei giorni; il numero dei morti e' aumentato di 104. "Dobbiamo far scendere questi 20 mila casi a 3/5.000 casi. I 200 ingressi in terapia intensiva debbono essere ridotti". Una decisione forte, ma presa per "proteggere i bambini e gli anziani e il nostro sistema sanitario": l'obiettivo e' "ridurre i contatti privati che sono i piu' pericolosi". La misura durera' "almeno quattro settimane". "Andremo poi in Parlamento -ha gia' preannunciato- per prolungarlo fino al primo dicembre. Sei settimane e' il tempo che ci sembra utile". Dalle 21 in poi, la gente dovra' stare a casa, saranno permessi gli spostamenti necessari ma bar, cinema e ristoranti dovranno rimanere chiusi. Sollecitate anche altre raccomandazioni: non piu' di sei a tavola, anche in privato, portare la mascherina il piu' possibile, ci saranno controlli e multe da 135 euro per chi violera' il coprifuoco, fino a "1.500 euro in caso di recidiva".
Germania - Merkel: pronti a nuove restrizioni
In considerazione del numero crescente di contagi in Germania, la cancelliera tedesca Angela Merkel nella riunione con i presidenti dei land ha discusso di un inasprimento delle regole per il coronavirus. Al termine dell'incontro Merkel ha annunciato di aver concordato "notevoli restrizioni" sui contatti tra le persone, per prevenire la diffusione incontrollata del virus. In particolare, sono previste "limitazioni nei contatti nelle zone dove le nuove infezioni superano i 50 nuovi contagi per 1000 abitanti sia in pubblico che in privato". La Germania, ha spiegato, è già "in una fase esponenziale" e il paese è di fronte a "un passaggio cruciale". Merkel ha fatto appello ai cittadini, in questa "fase decisiva e critica", affinché tutti aderiscano e seguano le regole. "Possiamo combattere questo virus", ha detto la cancelliera sottolineando l'importanza di seguire le regole e "ridurre i contatti tra le persone''.
Inghilterra- Johnson: "Un nuovo lockdown sarebbe un distastro ma non posso escluderlo"
Un nuovo lockdown del Regno Unito sarebbe un "disastro" ma non si puo' escludere nulla di fronte all'impennata di casi di coronavirus nel Paese, dove ieri si sono superati i 17 mila nuovi contagi, con il triplo dei morti rispetto al giorno precedente. E' la posizione del premier britannico, Boris Johnson, che e' apparso ai Comuni per difendere la posizione del governo e il suo nuovo piano anti-Covid modulato su tre allerte, di fronte alle critiche dell'opposizione e degli esperti che chiedono una chiusura di due settimane per cercare di contenere il proliferare dei casi. "Faremo il necessario per combattere il virus e sconfiggerlo", ha assicurato il capo di Downing Street davanti ai deputati, difendendo l'approccio "regionale" adottato, con il piano di 3 allerte valido per l'Inghilterra svelato lunedi'. Se attuato in modo appropriato, ridurra' il tasso di contagio in modo da "evitare quello che nessuno di noi vuole vedere, il disastro di un lockdown nazionale", ah affermato. Dal canto suo, il leader dei laburisti Keir Starmer ha rilanciato le accuse contro il premier per aver ignorato la scienza: "Il tempo sta finendo" per prendere azioni decisive. L'Italia rischia un nuovo lockdown Se la situazione sfuggisse di mano a Milano "potrebbe essere possibile" il lockdown secondo Fabrizio Pregliasco, il direttore dell'Irccs Galeazzi. "Immaginiamolo come scenario - ha spiegato ai microfoni di Radio Popolare -. Lo ha fatto Boris Johnson in Inghilterra per le principali città, ma anche la Francia lo sta immaginando. Purtroppo non vedo perché noi dovremmo essere esentati".