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Papa Francesco dopo l’Angelus, al quale secondo la Gendarmeria vaticana in Piazza San Pietro erano presenti circa 12 mila fedeli, ha sintetizzato così il suo pensiero sulla guerra in Ucraina: «Che la saggezza ispiri passi concreti di pace». Il Pontefice in piazza San Pietro ha ricordato che «anche durante il viaggio (la visita apostolica in Canada, ndr) non ho mai smesso di pregare per il popolo ucraino, aggredito e martoriato, chiedendo a Dio di liberarlo dal flagello della guerra». Papa Francesco ha ribadito: «Se si guardasse la realtà oggettivamente, considerando i danni che ogni giorno di guerra porta a quella popolazione ma anche al mondo intero, l’unica cosa ragionevole da fare sarebbe fermarsi e negoziare». «Pensiamo anche alle guerre e ai conflitti: quasi sempre c’entrano la brama di risorse e ricchezze. Quanti interessi ci sono dietro a una guerra! Di sicuro uno di questi è il commercio delle armi», ha continuato il Papa Francesco parlando della cupidigia, «malattia pericolosa» per la società. Il commercio delle armi è «uno scandalo a cui non possiamo e non dobbiamo rassegnarci». A causa della cupidigia ha ribadito «siamo arrivati oggi ad altri paradossi, a un’ingiustizia come mai prima nella storia, dove pochi hanno tanto e tanti hanno poco o niente». Concludendo: «Servirsi delle ricchezze sì; servire la ricchezza no: è idolatria, è offendere Dio». Di ritorno dal suo viaggio in Canada, parlando con i giornalisti, il Papa, come riporta Vatican News, ha lanciato un appello ai parti italiani in vista delle imminenti elezioni in Italia: «Responsabilità. Responsabilità civica». E a proposito della caduta del governo Draghi ha aggiunto: «Prima di tutto io non voglio immischiarmi nella politica interna italiana. Secondo: nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale. È stato presidente della Banca (Centrale Europea, ndr). Ha fatto una buona carriera. Io ho fatto una domanda soltanto a uno dei miei collaboratori: dimmi, quanti governi ha avuto l’Italia in questo secolo? Lui mi ha detto 20. Questa è la mia risposta».