Le parole di Papa Francesco nell'Angelus della seconda domenica di Quaresima: "Segni luminosi di speranza"

Durante l'Angelus della seconda domenica di Quaresima, celebrato il 16 marzo, Papa Francesco ha condiviso una riflessione profonda e personale, scritta in forma di testo a causa del suo ricovero da un mese al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. Il Pontefice ha parlato della sua attuale condizione di salute e del "periodo di prova" che sta affrontando, ma ha anche sottolineato la forza della fede e dell'amore che, anche nei momenti di fragilità fisica, non vengono mai meno.

"Sto affrontando un periodo di prova, e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza", ha scritto il Papa, evidenziando come la debolezza fisica non possa mai oscurare la luce della speranza che viene dall'amore reciproco e dalla fede.

In questo contesto, Papa Francesco ha anche rievocato il mistero della Trasfigurazione, evidenziando come Gesù, immerso nella preghiera, si sia trasfigurato in una luce radiante. Questa luce, secondo il Papa, simboleggia l'infinito amore di Dio che si rivela attraverso i gesti di Gesù e continua a illuminare il cammino di tutti i credenti.

La luce dell'amore nelle strutture di cura

Il Santo Padre ha dedicato parte della sua riflessione a sottolineare la "luce" che brilla negli ospedali e nelle strutture di cura, luoghi dove l'amore e la dedizione degli operatori sanitari illuminano le giornate di chi soffre. Ha esortato tutti a lodare il Signore che, anche nei momenti di dolore, non ci abbandona mai e fa sì che ci siano sempre persone pronte a riflettere un raggio del Suo amore. In particolare, ha ringraziato tutti coloro che gli stanno vicino in preghiera, tra cui molti bambini che hanno fatto sentire la loro vicinanza, e ha affermato con affetto: "Il Papa vi vuole bene, e non vede l’ora di incontrarvi."

Preghiere per la pace e per la Chiesa

Infine, Papa Francesco ha chiesto preghiere per la pace nel mondo, in particolare per i paesi colpiti dalla guerra, come Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. Ha anche invocato preghiere per la Chiesa, che continua a vivere il cammino sinodale, impegnata nella sua rinnovata missione di dialogo e comunione.