Cresce la preoccupazione per Papa Francesco, ricoverato da dieci giorni al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale. Secondo l’ultimo aggiornamento della Santa Sede, alcuni esami hanno evidenziato una lieve insufficienza renale, attualmente sotto controllo. Il Papa continua l’ossigenoterapia ad alti flussi e la sua prognosi resta riservata, in attesa di ulteriori riscontri dalle terapie in corso.

Santa Sede: «Condizioni critiche, ma nessuna crisi respiratoria»

Nonostante la complessità del quadro clinico, la situazione rimane stabile. L’aggiornamento ufficiale riporta che Papa Francesco non ha avuto ulteriori crisi respiratorie, ha ricevuto due unità di emazie concentrate, beneficiando di un miglioramento nei valori dell’emoglobina. La piastrinopenia permane, ma senza peggioramenti. Questa mattina, il Pontefice ha partecipato alla Santa Messa nell’appartamento allestito per lui al 10° piano dell’ospedale, circondato da coloro che si stanno prendendo cura di lui.

Il Papa torna a postare su X: «Grazie per l’affetto»

Dopo una settimana di silenzio, Papa Francesco è tornato a scrivere sui social, ringraziando per il sostegno ricevuto: «In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo». In un altro post, ha esortato i fedeli a proseguire nel loro apostolato con gioia e speranza, invitando tutti a non aver paura di rischiare nell’amore.

Un messaggio di pace: «Un mondo dilaniato dall’odio è senza futuro»

Nonostante la malattia, Papa Francesco ha voluto far sentire la sua voce in occasione del Giubileo dei Diaconi, con un’omelia letta da monsignor Rino Fisichella. Il Papa ha parlato dell’importanza del perdono e della riconciliazione, sottolineando che: «Un mondo dove per gli avversari c’è solo odio è un mondo senza speranza, senza futuro, destinato ad essere dilaniato da guerre, divisioni e vendette senza fine». Il Pontefice ha invitato i diaconi a farsi strumenti di riconciliazione, insegnando a vedere negli altri – anche in chi sbaglia – fratelli e sorelle feriti nell’anima.

Mons. Fisichella: «Il Papa è tra noi, continuiamo a pregare»

Prima di leggere l’omelia del Papa, monsignor Rino Fisichella ha sottolineato come la presenza di Francesco sia ancora forte tra i fedeli,  «Lo sentiamo vicino a noi e in mezzo a noi. Questo ci obbliga a insistere nella preghiera perché il Signore lo assista nella malattia».