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alfonso giordano giudice palermo
Sabato scorso c’è stata una cerimonia solenne per l’intitolazione dell’aula bunker del Carcere Ucciardone di Palermo dedicata a Falcone e Borsellino. Una intitolazione decisa dalla commissione permanente della Corte d'Appello del capoluogo siciliano. Ma c’è un retroscena che Il Dubbio ha potuto ricostruire.
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo, recependo l’appello dell’Associazione dei giuristi siciliani, ha richiesto di intitolare l’aula ad Alfonso Giordano, scomparso l’anno scorso, riconoscendo al giudice un ruolo cardine nella lotta contro le mafie. Un giudice che, venendo dal civile, ha accettato di presiedere il maxiprocesso dopo che una dozzina di magistrati, legittimamente, avevano avuto paura di essere avvicinati dalla mafia, anche perché molti erano stati ammazzati. Il 30 maggio c’è stato il primo ordine del giorno proprio in merito all’istanza avanzata dagli avvocati, poi rimandato al 9 giugno scorso ma con l’ordine del giorno di intitolare l’aula bunker ai due giudici trucidati dalla mafia.
Quando l’Associazione dei giuristi italiani ha avanzato la proposta di intitolare l’aula ad Alfonso Giordano, il figlio Stefano si è associato all’iniziativa auspicando che tale richiesta venisse accolta. Ha anche avanzato una richiesta ufficiale, ma senza ottenere risposte. Come detto, è grazie al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo che tale proposta è entrata al primo ordine del giorno della commissione permanente. L’avvocato Antonio Gabriele Armetta, alla seconda riunione del 9 giugno, ha avanzato una ulteriore proposta maturata tra i consiglieri del Coa.
Ovvero quella di intitolare il Palazzo di giustizia alla memoria di Falcone e Borsellino, confermando nel contempo il progetto di dedicare l’aula Bunker al presidente del Maxiprocesso Alfonso Giordano. Una proposta che non toglie nulla ai due giudici antimafia, anzi li valorizzerebbe ancor di più. Ma i magistrati della commissione permanente, tranne una apertura da parte del presidente del tribunale di sorveglianza di Palermo Luisa Leone, hanno preferito mantenere il punto. Il presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca, esprimendo il proprio plauso al Foro di Palermo per avere presentato l’iniziativa, ha sottolineato che - senza nulla togliere alla figura del presidente Giordano -, l’aula Bunker non può non essere associata alla memoria di Falcone e Borsellino.
Alla fine, grazie alla proposta avanzata dal presidente Antonio Balsamo, si è arrivati ad approvare l’intitolazione dell’aula di udienza della prima sezione civile del tribunale di Palermo ad Alfonso Giordano. Almeno quello. Eppure, il miglior riconoscimento a Falcone e Borsellino, sarebbe stato quello di dedicare l'aula a chi non ha vanificato i loro sacrifici, sacrificandosi a sua volta quando nessuno ha avuto il coraggio di farlo. E quella persona è proprio Alfonso Giordano, il giudice che ha presieduto il primo maxiprocesso quando i suoi colleghi cadevano come birilli a causa della violenta vendetta della mafia corleonese.