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Associated Press/LaPresse
Gli Stati Uniti si sono astenuti nel voto sulla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che celebrava l’anniversario della guerra in Ucraina, dopo l’aggiunta di diversi emendamenti.
La bozza originale della risoluzione, pur condannando la guerra, non identificava esplicitamente la Russia come aggressore né riaffermava il principio dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Tuttavia, nel corso delle discussioni prima del voto, sono stati introdotti e approvati diversi emendamenti che hanno rafforzato il linguaggio del documento, portando a una condanna più netta nei confronti della Federazione Russa e riaffermando il principio della sovranità ucraina.
Uno degli emendamenti più significativi ha aggiunto un paragrafo che ribadisce l’impegno dell’Assemblea Generale nei confronti della sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale dell’Ucraina, facendo riferimento ai confini riconosciuti a livello internazionale, inclusi quelli marittimi. Inoltre, un altro emendamento ha modificato una parte del testo originale che esprimeva il cordoglio per “la tragica perdita di vite umane durante il conflitto Russia-Ucraina”, sostituendolo con un linguaggio più diretto che denuncia “l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Federazione Russa”. Questi cambiamenti hanno reso la risoluzione più esplicita nella sua condanna dell’aggressione russa, avvicinandola alle posizioni più intransigenti sostenute da Kiev e dai Paesi occidentali.
La risoluzione emendata, inizialmente proposta dagli Stati Uniti, è stata infine adottata dall’Assemblea Generale con 93 voti favorevoli, mentre 73 stati si sono astenuti e 8 hanno votato contro. Tra i Paesi che si sono opposti figurano tradizionali alleati della Russia come la Corea del Nord, la Siria e la Bielorussia. Reuters riporta che nella stessa giornata è stata approvata un’altra risoluzione, redatta dall’Ucraina insieme ai Paesi europei, che ha ricevuto 93 voti a favore, 65 astensioni e 18 voti contrari.
Il numero significativo di astensioni in entrambe le votazioni sottolinea come la guerra in Ucraina rimanga un tema fortemente divisivo sulla scena internazionale.
L’astensione Usa ha suscitato diverse interpretazioni. Una possibile spiegazione è legata alla volontà di Washington di mantenere margini di manovra nella diplomazia internazionale, evitando un’ulteriore escalation con Mosca. L’amministrazione Biden, pur essendo il principale sostenitore dell’Ucraina sul piano militare e finanziario, potrebbe aver ritenuto che un linguaggio troppo duro potesse rendere più difficile il coinvolgimento di alcuni Paesi non allineati che finora hanno evitato di prendere una posizione netta nel conflitto.
Alcuni analisti ipotizzano che gli Stati Uniti abbiano cercato di non alienarsi quei governi del cosiddetto “Sud globale” che preferiscono mantenere una politica di equilibrio tra Occidente e Russia. Le numerose astensioni indicano che una parte significativa della comunità internazionale, pur non approvando l’invasione russa, non è disposta a condannarla esplicitamente.