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Si aggrava la posizione dei quattro giovani indagati per la morte di Willy Monteiro Duarte: gli inquirenti indagano ora per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e non più per omicidio preterintenzionale. A determinare il cambio di ipotesi di reato è stata la relazione del medico legale Saverio Potenza, consegnata ieri alla procura di Velletri. Nella consulenza autoptica, della quale i difensori degli indagati non sono ancora in possesso, Potenza ha parlato senza mezzi termini di "colpi assestati e non casuali". Willy, insomma, sarebbe deceduto per i violentissimi colpi inferti dagli aggressori che hanno agito - secondo l’ipotesi di chi indaga - con la consapevolezza di provocare lesioni mortali. Ad essere indagati per la morte del 21enne sono i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli, tutti e tre in custodia cautelare in carcere, e Francesco Belleggia, per il quale il gip ha disposto invece i domiciliari. Intanto la difesa dei fratelli Bianchi, rappresentati dagli avvocati Massimiliano e Mario Pica, ha presentato alla Procura i nomi di almeno cinque nuovi testimoni, persone presenti, dunque, la notte tra sabato e domenica scorsi a Colleferro e che avrebbero assistito all’aggressione culminata con l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Tra le persone che i pm potrebbero convocare per essere ascoltate anche Omar S., il giovane che nelle ore successive ai fatti ha pubblicato su Facebook, salvo poi cancellarli, due post con i quali si dichiarava pronto a raccontare «la verità», tirando in ballo Belleggia e Pincarelli, i due che avrebbero fatto partire la rissa. Intanto si cercano le tre ragazze che quella sera avrebbero trascorso alcune ore con i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e con un loro amico. Le ragazze, secondo la versione fornita dai due indagati, si trovavano nel pub e si sono allontanate con i fratelli Bianchi nella zona «del cimitero», dove si sarebbero appartati per consumare un rapporto sessuale. Gli indagati non hanno saputo riferire il nome delle giovani, che risultano al momento non identificate. Secondo il racconto di una testimone al Messaggero, «Gabriele Bianchi ha sferrato a Willy un calcione all'addome che l'ha fatto cadere a terra e non lo ha fatto più respirare, poi tutti, lui, il fratello più piccolo Marco, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, l'hanno colpito ancora. Senza pietà. Willy è morto tra le mie braccia, non ha avuto nemmeno il tempo di rendersene conto. Sono tutti colpevoli. Gabriele si è accanito subito su Willy», prosegue la ragazza secondo cui il colpo letale è stato «il primo calcio all'addome, dato a freddo da Gabriele. Willy è rimasto senza fiato, l'ho sentito tirare due respiri e poi emettere come un rantolo. È finito a terra e quelli gli sono andati sopra. È durato tutto pochissimo». Intanto sono previsti per domani i funerali del 21enne, ai quali, secondo quanto si è appreso, prenderà parte anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E su Facebook, la cugina di Willy, Erika, chiede di rispettare il volere della famiglia: «Sarà vietato l’ingresso alle telecamere e ogni tipo di ripresa: la cerimonia sarà esclusivamente un momento di raccoglimento, riflessione e preghiera comune».