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Nel giorno in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incontra il presidente francese Macron per parlare anche di politiche migratorie e della situazione in Libia a Lampedusa c’è stato un nuovo sbarco a Lampedusa ieri, dove in porto è arrivata un’imbarcazione con 102 migranti che era stata avvistata qualche ora prima. A bordo ci sono 48 uomini, 48 donne e 6 minori.
I migranti verranno trasferiti, dopo lo sbarco all'hotspot dell'isola di Lampedusa. Ieri mattina, invece, c’era stato un altro approdo con venti migranti arrivati autonomamente sulla terraferma. I profughi sono stati trasferiti nell’hotspot dell’isola da dove sono stati trasferiti 80 ospiti, imbarcati sul traghetto di linea con destinazione Porto Empedocle, dove, dopo l’arrivo in serata, saranno smistati in vari centri di accoglienza. All’hotspot di contrada Imbriacola, al momento, ci sono 208 migranti a fronte di una capienza massima di 95.
Sono 570 solo nelle prime due settimane del mese, un numero in deciso aumento che nulla ha a che fare con la mutata strategia del governo sulle Ong. Infatti sono tutti migranti che arrivano con sbarchi autonomi e che la guardia costiera non riesce ad intercettare.
Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia Sap, denuncia: «Sbarchi continui. Nelle prime settimane di questo mese, 570 persone sono sbarcate a Lampedusa e il sistema sicurezza è già in tilt. Il personale non è sufficiente per gestire la situazione».
Altri 109 migranti sono da ieri a bordo della Ocean Viking. La nave di Sos Mediterranée e Msf ha ricevuto dalla Libia l'indicazione di riportare le persone indietro ma ha rifiutato l'assegnazione di Pos non ritenendo il Paese sicuro. La nave per il momento resta ancora in zona Sar libica in attesa di eventuali nuovi soccorsi.
Da Alarm Phone arriva la notizia della richiesta di soccorso lanciato per i 45 migranti a bordo della barca di legno: «Dicono di essere in mare già da due giorni e di non avere acqua potabile. Una donna incinta perde sangue e necessita di cure mediche urgenti. Un’operazione di salvataggio deve essere avviata immediatamente!», sollecita l’ong.
Ieri i presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, ascoltato dalla commissione Affari Costituzionali della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di politiche dell’immigrazione, diritto d’asilo e gestione dei flussi migratori ha riferito: «L’Italia è prima in Europa per concessione di cittadinanza».