Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia. Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità locali, sono almeno 205 le persone che hanno perso la vita soprattutto nella Comunità Valenciana, oltre che in Castilla-La Mancha e in Andalusia. Sono ancora numerosi, inoltre, i dispersi. 

Ma l'ondata di maltempo non si ferma: ora l'allerta rossa è per la provincia di Huelva in Andalusia dove l'allarme è stato prorogato fino alle 15 di oggi pomeriggio.  Allerta arancione anche nelle Isole Baleari e gialla in Estremadura e in alcune zone della Catalogna. In 366 mila persone in venti Comuni rimangono ancora senza acqua potabile, elettricità, gas e servizi telefonici.

Sono 50 invece le persone arrestate negli ultimi tre giorni per i saccheggi compiuti nelle aree alluvionate, ha riferito il quotidiano spagnolo El Mundo, secondo cui cinque persone sono finite in manette per aver rubato in una gioielleria in un centro commerciale ad Aldaia. Il governo di Madrid, per far fronte agli episodi di saccheggio, ha promesso che le forze di sicurezza daranno prova di "assoluta fermezza", mentre i servizi di emergenza e l'esercito continuano a cercare i dispersi.

Il ministro della Difesa ha promesso che "tutti gli uomini e le donne necessari" saranno inquadrati a seconda dei bisogni in una situazione descritta come "un'orribile tragedia". Il presidente del Consiglio, Juanma Moreno, ha chiesto alla popolazione di evitare di uscire di casa se non è necessario. 

Il premier spagnolo Pedro Sanchez questa mattina ha incontrato i responsabili dell'Agenzia meteorologica spagnola (Aemet), presso la sede di Madrid. La visita all'Aemet arriva dopo le critiche mosse all'istituzione dal leader del Partito popolare Alberto Núñez Feijóo il quale ieri, parlando dalla provincia di Valencia, ha accusato l'Aemet di non aver avvertito chiaramente le autorità regionali del pericolo che poteva rappresentare la Dana. Feijóo ha così difeso l'operato del governatore, del Pp, Carlos Mazón. La Regione di valencia è stata oggetto di critiche per aver inviato l'allarme sui telefoni dei cittadini martedì alle ore 20 quando ormai l'acqua era alta e molte persone erano già rimaste intrappolate.