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Felice Maurizio D'Ettore aveva 64 anni
Felice Maurizio D’Ettore, garante nazionale dei detenuti, è morto all’età di 64 anni. Lo ha annunciato in una breve nota il ministro della Giustizia, Carlo Nordio che, con tutti i suoi collaboratori, manifesta il più profondo cordoglio per la perdita incolmabile del politico italiano.
«Ne ricorda con commozione l'integrità morale e la grande preparazione intellettuale, manifestata anche nella sua ultima funzione quale Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Tutti ci stringiamo commossi attorno alla famiglia con l'affetto più profondo e la gratitudine per tutto quello che ci ha dato» si legge in una nota.
Il decesso dell’ex deputato campano, eletto in Parlamento nelle liste di centrodestra, è avvenuto a Locri, in Calabria, dove si trovava per trascorrere le vacanze con la sua famiglia. Nel comune calabrese, abita l’anziana madre. D’Ettore è stato colto da malore.
Il cordoglio di Gennarino De Fazio
«Esprimiamo profondo cordoglio per la prematura e improvvisa scomparsa del Garante nazionale delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio d'Ettore. Ci stringiamo attorno al dolore dei suoi cari, dei suoi collaboratori e di tutti componenti del suo Ufficio». Così in una nota Gennarino De Fazio, segretario generale Uilpa Polizia Penitenziaria.
Il messaggio di Roberto Occhiuto
«Grande tristezza per l’improvvisa scomparsa del presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore. Un professionista di spessore, un accademico di valore, un politico acuto, e soprattutto una persona perbene. Ho conosciuto Maurizio ormai qualche anno fa in Parlamento, e ho avuto l’opportunità di apprezzare le sue doti. D’Ettore ha sempre dimostrato grande attaccamento alla Calabria - sua amata Regione d’origine - pur non vivendoci più da tanti anni. Alla famiglia giunga il cordoglio della Giunta regionale». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
Le parole di Roberto Brunetta
Il presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel), Renato Brunetta, esprime «profondo cordoglio per la prematura scomparsa del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D'Ettore». Lo scrive in una nota. «Rimango basito - prosegue - per l'incolmabile perdita di un valido uomo delle istituzioni, ma prima ancora di un amico sincero, compagno di battaglie in Parlamento quando sedevamo vicini negli scranni della Camera dei deputati e poi come grandi alleati, in qualità di presidente del Cnel io e di Garante dei detenuti lui, nel progetto 'Recidiva zero' per dare studio, formazione e lavoro ai detenuti per consegnare loro una vera riabilitazione dentro e fuori dal carcere», ricorda il presidente. Un uomo «onesto, simpatico, sempre con la battuta pronta a cui tutti hanno sempre riconosciuto l'elevata professionalità e l'alta integrità morale. Mi stringo con dolore alla moglie, ai figli e ai suoi cari. Mancherai Maurizio a tutti noi. A Dio», conclude Brunetta.
Il ricordo di Chiara Colosimo
«Sempre sorridente, umano e disponibile. Ci aveva accompagnato con abnegazione in una calda giornata di luglio anche nell'ultima missione della Commissione antimafia al Beccaria. A Dio Maurizio!». Così su X la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, in merito alla morte del Garante nazionale dei detenuti, Felice Maurizio D'Ettore.
Il cordoglio del M5S
«Apprendiamo con dolore dell'improvvisa scomparsa di Felice Maurizio D'Ettore, per anni collega parlamentare e da pochi mesi presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai suoi cari». Lo scrivono in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato.
Il saluto di Ignazio La Russa
«Con profondo dolore ho appreso della improvvisa scomparsa di Felice Maurizio D'Ettore, un uomo capace che ha dedicato la propria vita alla politica e al lavoro, come ha dimostrato anche nel suo ultimo ruolo di Garante nazionale dei detenuti. Alla sua famiglia e ai colleghi giungano le sentite condoglianze mie e del Senato della Repubblica». Lo scrive su Facebook il presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa.