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"Cosa c'entra Gino Strada? La Calabria è una regione dell'Italia, non abbiamo bisogno di missionari. Abbiamo fior di professori, si cerchi qui chi deve occuparsi della sanità calabrese, non abbiamo bisogno di essere schiavizzati". Così Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione Calabria, ospite di Tagadà su La7, ha risposto a una domanda sull'ipotesi del coinvolgimento di Gino Strada, il fondatore di Emergency, nella struttura commissariale della sanità calabrese. "Basta, è una vergogna alla quale il governo deve mettere fine - ha aggiunto Spirlì - non abbiamo bisogno di geni che vengono dalle altre parti del mondo. Men che meno del professore Strada". Ma forse Spirlì ignora la situazione gravissima della sanità calabrese che ancora non ha pronto un piano anticovid. Una situazione emersa dopo l'intervista dell'ex commissario Cotticelli il quale ignorava che dovesse essere lui ad allestire il piano. Per fare fronte alla situazione, il presidente ff della Regione Nino Spirlì ha firmato un'ordinanza che prevede la conversione di posti letto di area medica in posti letto Covid-19. Un'ordinanza, tuttavia, definita "illegittima solo un atto di propaganda politica" dal gruppo del Pd alla Regione. Spirlì, secondo gli esponenti dem, "dovrebbe giustificarsi con i calabresi perché non ha dato attuazione al decreto 91: adesso sarebbero già possibili nuove Terapie intensive e ricoveri in degenza ordinaria dedicati Covid". La carenza di posti letto è confermata dall'ospedale di Cosenza, visitato stamani dal sindaco Mario Occhiuto. "Si tratta di una situazione d'emergenza - ha detto - che riguarda tutto il Paese ma al momento i posti in terapia intensiva ci sono e potrebbero essere ampliati in altri reparti. Ho deciso di emanare un'ordinanza per imporre all'Azienda ospedaliera di assumere personale". E sempre a Cosenza un gruppo di mamme sono scese in piazza davanti al Comune per chiedere la chiusura di tutte le scuole ancora aperte in città.