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Roma, manifestazione studentesca No Meloni Day
In tutta Italia si sono svolte manifestazioni per il No Meloni Day, lo sciopero del settore scuola organizzato venerdì 15 novembre. L’iniziativa, promossa da Anief, Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario, ha coinvolto insegnanti, studenti e personale Ata. I docenti hanno chiesto la fine dell’abuso dei contratti a termine e la stabilizzazione dei precari, mentre il personale Ata ha denunciato i tagli previsti dalla legge di bilancio. Gli studenti hanno rivendicato maggiore coinvolgimento nelle decisioni politiche e criticato la gestione del governo Meloni.
Tensioni a Torino
A Torino, durante il corteo, sono scoppiati scontri tra studenti e forze dell’ordine. Gli studenti, che contestano la politica scolastica ed estera del governo, hanno dato fuoco a un fantoccio raffigurante il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Successivamente, il corteo ha raggiunto piazza San Carlo e piazza Castello, dove si sono verificati contatti tra manifestanti e agenti davanti alla Prefettura. Durante la manifestazione, un gruppo è entrato nella Mole Antonelliana esponendo lo striscione: «Le scuole sanno da che parte stare, contro il governo e il genocidio», accompagnato da bandiere palestinesi.
Proteste a Roma e Milano
A Roma, gli studenti si sono radunati davanti al Ministero dell’Istruzione, esponendo cartelli con immagini della premier Giorgia Meloni e dei ministri Valditara e Bernini, raffigurati con mani sporche di sangue. Tra i simboli della protesta, un asino a grandezza naturale con un cartello contro la ministra Bernini.
A Milano, i manifestanti si sono riuniti presso il Castello Sforzesco, esponendo striscioni con slogan come: «Contro guerra e repressione fermiamo il governo».
Il No Meloni Day ha messo in luce il malcontento diffuso nel settore dell’istruzione, evidenziando la necessità di interventi per stabilizzare i precari, rivedere i tagli e aumentare il coinvolgimento degli studenti.