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No Green pass di nuovo in piazza. A Milano il corteo non autorizzato ha iniziato a muoversi con obiettivo la sede della Rai in corso Sempione. Il corteo, che ormai conta almeno 4mila persone, ha deviato dalla zona dell’Arena, infrangendo il percorso, e spostandosi di corsa verso Moscova. Un contingente di polizia è riuscito a bloccare in extremis senza cariche i tentativi di sfondamento dei manifestanti. Nel frattempo sono arrivati i rinforzi dei carabinieri e della polizia per tenere ferma la folla dei no Green pass. Il corteo ha sfilato con tanto di fumogeni per le vie del centro, in testa lo stesso striscione del presidio di ieri: "Solidali non con la Cgil ma con i portuali". Alla manifestazione striscioni contro i sindacati e contro il governo. A Roma circa una quarantina di persone hanno improvvisato un sit in a piazza del Popolo per protestare contro il Green pass. La loro posizione è al vaglio della polizia. I manifestanti hanno esposto sulla piazza due striscioni con su scritto 'Vaccinati e non vaccinati, tutti uniti per la verità' e 'zona libera'. Su un terzo striscione sono disegnati un rotolo di carta igienica e un water con su scritto 'green pass, scaricalo'. A Torino momenti di tensione questo pomeriggio in piazza Castello. A scaldare il clima tra i manifestanti l’intervento dal palco di una esponente del movimento anarchico torinese che, facendo riferimento ai fatti accaduti sabato scorso a Roma, ha espresso solidarietà a quanti sono stati coinvolti negli scontri e detto "non facciamoci strumentalizzare dalle destre". Tanto è bastato perché un militante di Forza Nuova presente in piazza si avvicinasse al palco e invitandola a scendere ha urlato "la destra è qua e per i fatti di Roma in carcere ci siamo noi". Al battibecco è seguito un faccia a faccia tra anarchici, antagonisti e militanti di estrema destra. A riportare la calma uno dei leader di "No paura day", Serena Tagliaferri, che ha invitato la piazza a ritrovare l’unità e a continuare "in una protesta che è di tutti". Subito dopo è intervenuto anche il leader della Variante Torinese, Marco Liccione, che rivolto ai manifestanti ha ammonito: "Le ideologie dividono, ci danno dei fascisti, dei comunisti, chi se ne frega, dobbiamo essere uniti. La nostra lotta va al di là delle ideologie".