Niente toreri nel parlamento di Madrid. Il partito Popolare di Pablo Casado aveva scelto di cavalcare la causa della tauromachia candidando il matador Miguel Abellan a Madrid e l’ultradestra populista di Vox aveva risposto mettendo in lista il collega Serafin Marin a Barcellona, in nome della tradizione spagnola.
Nessuno di loro è stato però eletto, così come è rimasto fuori dal parlamento Pablo Ciprès, il “banderillero” candidato da Vox a Huesca.
La tradizione della corrida divide da tempo gli spagnoli con un crescente movimento di opinione contrario ad una tradizione che per molti è invece il simbolo della cultura nazionale. C’è stato un considerevole calo degli spettatori e in diverse località con amministrazioni vicine a Podemos, si è scelto di escludere la corrida dal programma delle “fiestas” locali. La Catalogna ha provato ha vietare le corride, ma la Corte Suprema ha cassato il divieto perchè nel frattempo il governo conservatore di Mariano Rajoy aveva decretato questa tradizione «patrimonio culturale spagnolo».