PHOTO
FILE - Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu speaks during a news conference in Jerusalem, Sept. 2, 2024. (AP Photo/Ohad Zwigenberg, File) associated Press / LaPresse Only italy and Spain
«Le decisioni che abbiamo preso durante la guerra hanno già cambiato il volto del Medio Oriente. Le nostre decisioni e il coraggio dei nostri soldati hanno ridisegnato la mappa. Ma credo che lavorando a stretto contatto con il presidente Trump, possiamo ridisegnarla ancora di più e in meglio». Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, prima di salire sull'aereo di Stato “Ala di Sion” che lo porterà a Washington. Netanyahu sarà il primo leader straniero ad essere ricevuto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo il suo ritorno alla Casa Bianca.
«Affronteranno questioni importanti e critiche che riguardano Israele e la regione: la vittoria su Hamas, il rilascio di tutti i nostri ostaggi e come affrontare l'asse terroristico iraniano in tutte le sue componenti, un asse che minaccia la pace di Israele, del Medio Oriente e del mondo intero», ha affermato Netanyahu, citato dai media dello Stato ebraico.
Parlando in inglese, Netanyahu ha sottolineando che il fatto di essere il primo leader straniero a incontrare Trump alla Casa Bianca è «una testimonianza della forza dell'alleanza israelo-americana. È anche una testimonianza della forza della nostra amicizia personale».
Intanto le Idf hanno condotto nella notte sulla Cisgiordania tre raid, a poche ore di distanza l'uno dall'altro, che hanno preso di mira presunti «terroristi palestinesi». Lo riferiscono i media israeliani, precisando che un raid a Qabatiya ha bersagliato una cellula che era in procinto di eseguire un attacco. Nel raid, secondo le Idf, sono stati uccisi i sospetti terroristi Salah Zakarneh e Abd al-Hadi Kamil. Quest'ultimo era stato scarcerato nell'ambito dell'accordo sugli ostaggi dello scorso novembre. Il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha confermato la notizia della morte di due persone a Qabatiya, aggiungendo che altre tre persone sono state uccise in due raid su Jenin. Tra loro un ragazzo di 16 anni, Ahmad al-Sadi.