Nessuna tregua. Israele non arretrerà di un millimetro. "Non c'è alternativa alla distruzione militare di Hamas", tuona Benjamin Netanyahu. Nella conferenza stampa tenuta a Gerusalemme dopo l'incontro con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, il premier israeliano ribadisce la linea: "Vogliamo la completa distruzione di Hamas, continueremo a operare per tutto il tempo necessario, in modo che i terroristi non rialzino più la testa. Solo la vittoria finale, che è ormai a portata di mano, ci consentirà di portare la sicurezza nel nord e nel sud di Israele. Arrendersi alle condizioni deliranti di Hamas porterà a un altro massacro e a una grande tragedia per Israele che nessuno sarebbe disposto ad accettare".

Dopo aver chiuso a ogni ipotesi di accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani, le parole di Netanyahu fanno intendere quanto sia lontano il cessate il fuoco. E pensare che poche ore prima il portavoce del governo israeliano, Avi Hyman - secondo quanto riportato dal Guardian - riferiva come Tel Aviv stesse "guardando attentamente" ad una nuova proposta di tregua per Gaza presentata dai negoziatori del Qatar. "Abbiamo ricevuto un aggiornamento, abbiamo ricevuto la notifica dai negoziatori del Qatar. Li stiamo guardando. Il Mossad sta esaminando attentamente ciò che ci è stato presentato", ha detto il portavoce del governo.

In giornata, Blinken è tornato a illustrare il punto di vista degli Stati Uniti ("soluzione a due Stati") nel colloquio con il presidente israeliano Isaac Herzog secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. "Il Segretario di Stato ha riaffermato il sostegno al diritto di Israele di garantire che gli eventi del 7 ottobre non si ripetano mai e ha sottolineato l'importanza di adottare tutte le misure possibili per proteggere i civili a Gaza - si legge ancora nella nota di Miller - Il Segretario ha discusso gli ultimi sforzi per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti e ha ringraziato il Presidente Herzog per aver riconosciuto l'importanza di fornire assistenza umanitaria ai civili sfollati in tutta Gaza".