Le Nazioni Unite sono diventate una «farsa sprezzante», una «palude antisemita». E’ l’attacco del premier di Israele Benjamin concludendo il suo intervento dal podio dell’Assemblea generale dell’Onu. «Fino a quando Israele, fino a quando lo Stato ebraico non sarà trattato come le altre nazioni, fino a quando questa palude antisemita non sarà prosciugata, le Nazioni Unite saranno viste da persone di mentalità equa in tutto il mondo come nient’altro che una farsa sprezzante», ha detto Netanyahu. Il leader israeliano ha descritto l’Onu come una «casa delle tenebre». «In questa palude di bile antisemita, c’è una maggioranza disposta a disumanizzare lo Stato ebraico», ha affermato, dichiarando che nell’ultimo decennio sono state approvate più risoluzioni contro Israele che risoluzioni contro il mondo intero messo insieme. «Che ipocrisia. Che doppio standard. Che scherzo», ha dichiarato Netanyahu, aggiungendo che i criminali di guerra sono in Iran, a Gaza, in Siria e in Libano. E ancora: «Quando il nostro popolo è stato massacrato nessuno ha alzato un dito in nostra difesa» mentre «ora abbiamo un nostro Stato e ci stiamo difendendo» e «Israele vincerà questa battaglia perché non abbiamo scelta».

Al momento del discorso del premier israeliano la delegazione turca guidata dall’ambasciatore turco Ahmet Yildiz ha abbandonato la Assemblea Generale, guidando una protesta cui si sono uniti anche rappresentanti di altri Paesi membri. Ankara ha sottolineato che la scelta della delegazione turca è motivata dalla decisione del procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, di emettere, un mandato di arresto internazionale nei confronti di Netanyahu, accusato di aver commesso «crimini di guerra».

All’ingresso di Netanyahu in aula si è creata confusione in aula fra le proteste, tanto che il diplomatico che presiede il dibattito ha chiesto «ordine per favore», usando anche il martelletto. I due oratori che avevano preceduto Netanyahu - il premier della Slovenia Robert Golob e il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif - avevano criticato Israele per le sue azioni. «Signor Netanyahu, fermi subito questa guerra», aveva detto Golob alla fine del suo intervento. E il premier pakistano Shehbaz Sharif, parlando poco prima di Netanyahu, a proposito di Gaza aveva dichiarato: «Questo non è solo un conflitto. Questo è un massacro sistematico di persone innocenti della Palestina»; parole che sono state accolte da alcuni applausi.

«Questa è la verità: Israele vuole la pace, brama la pace, ha fatto pace in passato e questa pace verrà di nuovo», è uno dei passaggi del discorso di Netanyahu, dopo aver dichiarato di essere venuto per «mettere in chiaro le cose» e «la verità» dopo avere ascoltato «bugie su Israele» pronunciate «da molti speaker su questo podio». «Abbiamo un nemico selvaggio che cerca il nostro annichilimento e noi dobbiamo difenderci contro questi omicidi selvaggi, il nostro nemico non cerca solo di distruggere noi, ma di distruggere la civiltà e di portarci tutti nell’area scura della tirannia», ha proseguito.