Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incoraggiato i cittadini iraniani a voltare le spalle ai loro leader, in un video messaggio con una chiara sfumatura di guerra psicologica. "Ogni giorno, il regime (iraniano) sprofonda sempre più la nostra regione nell'oscurità e nella guerra. Ogni giorno, i suoi burattini vengono eliminati. Chiedete a Mohamed Deif. Chiedete a Nasrallah", ha detto il presidente, riferendosi al leader militare di Hamas a Gaza e al leader del gruppo sciita libanese Hezbollah, entrambi uccisi in attacchi israeliani.

Netanyahu ha auspicato "un futuro di prosperità e di pace" per israeliani e iraniani, ed è arrivato al punto di assicurare che "Israele è con voi" nel suo messaggio, rivolto direttamente al popolo iraniano. L'avvertimento arriva mentre è in corso un'escalation di attacchi israeliani contro Hezbollah in Libano, e sullo sfondo dell'incertezza su quale sarà la risposta iraniana all'assassinio, avvenuto venerdì scorso, di Nasrallah, alleato chiave della repubblica islamica nella regione.

"Daremo una risposta che sarà deplorevole per coloro che violano i nostri interessi nazionali e taglieremo mani e piedi all'aggressore", ha detto oggi in una conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Naser Kanaani, con evidente riferimento a Israele.

Secondo l'agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet ci sarebbe "un aumento significativo" dei tentativi dell'Iran di "compiere attentati contro obiettivi in Israele" nelle ultime settimane. In un comunicato, lo Shin Bet ha spiegato di aver sventato diversi tentativi di attentato, tra cui alcuni in fase molto avanzata. Stando a quanto riportato dall'agenzia, l'Iran ha cercato di reclutare civili israeliani - anche online - per colpire funzionari di alto livello dello Stato ebraico. Gli agenti iraniani localizzerebbero i civili israeliani sui social media e sui canali relativi a criptovalute, finanza e ricerca di lavoro, e offrirebbero loro un salario elevato per svolgere vari compiti, tra cui "piazzare denaro o telefoni in varie zone di Israele, distribuire volantini, dipingere graffiti e persino incendiare automobili e danneggiare fisicamente le persone", prosegue la nota.

Intanto fonti dell'amministrazione Usa confermano che questa mattina le forze israeliane hanno condotto operazioni speciali in territorio libanese, nei pressi del confine tra Israele e Libano. I raid, ha detto un funzionario alla Cnn, sono stati "molto precisi, molto mirati, molto piccoli" con l'obiettivo di colpire specificatamente le capacità di Hezbollah. Al momento, gli Usa non considerano i raid israeliani come un'incursione di terra, anche se continuano a prepararsi attentamente alla possibilità di un'operazione di terra limitata che potrebbe verificarsi nei prossimi giorni.