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«Israele vincerà con o senza di te, ma la tua vergogna risuonerà a lungo dopo la nostra vittoria». Sono le parole con cui il primo ministro israeliano ha risposto al presidente francese Emmanuel Macron che oggi si era detto a favore dello stop delle consegne a Israele delle armi che usa nel conflitto a Gaza. Macron, nel corso di un’intervista alla radio France Inter, si è espresso a favore dello stop delle consegne a Israele delle armi che usa nel conflitto a Gaza. «Penso che oggi la priorità sia ritornare ad una soluzione politica, smettere di fornire le armi per portare avanti i combattimenti a Gaza», ha dichiarato l’inquilino dell’Eliseo.
«L’Iran ha lanciato due volte centinaia di missili sul nostro territorio, il più grande attacco missilistico balistico della storia. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e di rispondere agli attacchi, ed è così che faremo», ha affermato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un messaggio alla nazione, secondo quando riporta Ynet. «Abbiamo cambiato l’equilibrio della guerra - ha aggiunto -. Un mese fa avevo promesso che avremmo cambiato gli equilibri di potere nel nord, e questo è ciò che abbiamo fatto da allora – ha aggiunto – stiamo finendo la distruzione dei battaglioni di Hamas a Gaza, abbiamo eliminato Nasrallah e i comandanti delle forze Radwan, che avevano pianificato un massacro più terribile di quello del 7 ottobre. Inoltre in questi giorni i nostri soldati stanno distruggendo la serie di tunnel che Hezbollah aveva preparato vicino al nostro confine», ha aggiunto.
Il leader delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, Sayyed Attaullah Ali, è intanto morto nella notte in un attacco israeliano in Libano. L’esercito israeliano, da quanto emerge dai media di Tel Aviv, prepara una risposta «seria e significativa» all’attacco iraniano di martedì scorso: una risposta che sarebbe imminente. Un funzionario americano ha inoltre riferito che lo Stato ebraico non ha dato garanzie all’amministrazione Biden sul fatto che colpire agli impianti nucleari iraniani sia un’ipotesi esclusa. Nel frattempo, intervenendo sul tema, Donald Trump incalza: «Israele dovrebbe colpirli». E l’Fbi lancia un allarme per il 7 ottobre: «Rischio di estremismi violenti»
Il capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Herzi Halevi, afferma che Israele deve continuare a colpire il gruppo terroristico Hezbollah in Libano. «Dobbiamo continuare a esercitare pressione su Hezbollah e a creare danni aggiuntivi e duraturi al nemico. Senza sollievo e senza concedere una tregua all’organizzazione», ha aggiunto.