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“Un cessate il fuoco può aver luogo solo come parte di un accordo di pace globale; qualsiasi accordo di questo tipo deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina”. È quanto si legge nella bozza delle conclusioni - di cui l’AGI ha preso visione - del vertice straordinario del Consiglio europeo del 6 marzo elaborata dagli ambasciatori Ue venerdì scorso. Domani è prevista una nuova riunione del Coreper che potrebbe modificare il testo delle conclusioni prima del vertice.
I Ventisette - che saranno raggiunti anche dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky - indicano altri tre principi: non possono esserci negoziati sull'Ucraina senza l'Ucraina; non possono esserci negoziati che influiscano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell'Europa. La sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa sono interconnesse; e, infine, qualsiasi accordo di pace deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina.
“Per raggiungere la 'pace attraverso la forza' è necessario che l'Ucraina sia nella posizione più forte possibile. Ciò vale prima, durante e dopo i negoziati per porre fine alla guerra. A tal fine, l'Unione europea rimane impegnata, in coordinamento con partner che condividono gli stessi ideali, a fornire un maggiore sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all'Ucraina e al suo popolo”, si legge ancora nella bozza che sarà soggetta ancora a qualche revisione da parte degli sherpa prima di giovedì.
Intanto Francia e Gran Bretagna non hanno ancora trovato un accordo su un piano di tregua parziale per l'Ucraina, ha fatto sapere il ministro delle forze armate britannico, Luke Pollard, nonostante l'annuncio di ieri del premier Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron. La versione è stata confermata all'Afp da un funzionario britannico, che ha ammesso che “non è stata concordata la tregua di un mese”.
La proposta francese è comunque “una delle diverse opzioni sul tavolo”, dice un portavoce di Downing street secondo quanto riportano i media britannici. Il portavoce del premier britannico ha annunciato che il segretario alla difesa si recherà negli Stati Uniti questa settimana. “Accogliamo con favore l'idea che gli europei guidino la sicurezza in Europa. Voglio dire: è la base. Devono investire nelle loro capacità e hanno mostrato la volontà di farlo”, ha commentato il consigliere alla Sicurezza nazionale della Casa Bianca Michael Waltz, rispondendo alle domande dei giornalisti.