PHOTO
Il dissidente russo Alexei Navalny, morto in carcere venerdì, è stato ucciso «con un pugno al cuore». È quanto afferma al Times, l’attivista per i diritti umani, Vladimir Osechkin, fondatore dell’ong Gulag.net. Navalny sarebbe stato lasciato per ore a temperature sotto lo zero perché si indebolisse, prima di essere colpito con una classica tecnica del Kgb. Una fonte che lavora alla colonia penale in cui era detenuto l’oppositore, ha confermato che i lividi trovati sul suo corpo sono compatibili con la tecnica nota anche come del “pugno unico”.
La madre fa causa
È stata fissata per il 4 marzo l’udienza a porte chiuse in merito alla causa intentata dalla madre di Alexei Navalny, Lyudmila Navalnaya, presso un tribunale della città artica di Salekhard per contestare il rifiuto dei funzionari di rilasciare il corpo del figlio, morto in carcere venerdì. La donna sta cercando di recuperare il cadavere del figlio da sabato, dopo la sua morte in una colonia penale nell’estremo nord della Russia. Il team di Navalny ha riferito che non è riuscita a scoprire dove questo sia custodito.