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Prima il covid, ora la guerra in Ucraina, con tutte le conseguenze economiche che sta producendo in Europa ma soprattutto nel nostro paese. Prima fra tutte il picco raggiunto dall'inflazione, che nell'Eurozona a marzo ha toccato il 7,5%, il dato più alto dal 1997. Numeri che in Italia si traducono in un aumento annuo medio di spesa per le famiglie di almeno 2.674 euro. Un'inflazione che in Italia è arrivata al 6,7% e mette a rischio anche la tenuta del sistema pensionistico. È in questo contesto che, con 27 anni di ritardo, è nato il primo Fondo pensione complementare per il personale dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico. Il Fondo pensione è stato costituito per atto pubblico, a Roma, dinanzi al notaio Francesco Colistra e prenderà il nome di Fondo pensione Pre.Si.Di (acronimo di Previdenza, Sicurezza e Difesa). L’iniziativa, nata dall'associazione "Verso Fondo Pre.Si.Di. - APS'' con i sindacati aderenti cofondatori SINAG, SIM GDF, UNARMA, SILMA, SILME, COSP, NSP, CIISA e l'importante contributo fornito dalla pluriennale esperienza di Confael guidata da Domenico Marrella, si rivolge ad una platea di potenziali aderenti pari a 520.000 unità. L'attuale sistema pensionistico di tipo contributivo prevede - rispetto al previgente sistema retributivo - un calo del reddito, all'atto del pensionamento, valutabile intorno al 40%, e che solo la previdenza complementare potrà realmente colmare. Dal 1° gennaio 1996, la riforma pensionistica ha portato una profonda trasformazione, con il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo. Tutti i lavoratori, compresi coloro che fanno parte del comparto Difesa, hanno dovuto fare i conti con l’esigenza di attivare forme pensionistiche complementari da affiancare alla pensione maturata con l'attività lavorativa, in modo da sostenere un adeguato tenore di vita. Il Fondo Pre.Si.Di, dunque, nasce proprio dall’esigenza di creare un fondo pensione complementare per i militari e non solo. L’iniziativa si rivolge anche alle forze di polizia ad ordinamento civile e militare, vigili del fuoco e tutte le altre categorie di lavoratori in regime di diritto pubblico (avvocatura, magistratura, etc). "Con la costituzione del fondo pensione Pre.Si.Di. celebriamo la fine di un percorso durato 5 anni", spiega il segretario generale, Fabrizio Di Mattei. "Siamo stati definiti ‘il veicolo previdenziale dei militari’, ma il Fondo si rivolge anche alle forze di polizia ad ordinamento civile e militare, vigili del fuoco e tutte le altre categorie di lavoratori in regime di diritto pubblico, incluse avvocatura e magistratura, e riguarda centinaia di migliaia di lavoratori, già sottoposti a un impiego del tutto speciale, e famiglie di lavoratori che lo attendevano da ben 27 anni. La costituzione del fondo e l'autorizzazione ad operare, che sarà richiesta alla COVIP, sancisce un vero e proprio riscatto che permetterà a noi tutti lavoratori del comparto Difesa di continuare la professione in totale serenità. Grazie al Fondo potremo contare, all’atto della cessazione dal servizio, su un tenore di vita che non si discosterà da quello in servizio. Il mio ringraziamento va a tutte le sigle sindacali cofondatrici del Fondo pensione Pre.Si.Di., a dimostrazione della loro seria professionalità senza le quali questo veicolo mai sarebbe giunto a destinazione. I sindacati, con il loro impegno e determinazione, hanno capito l’importanza dell’iniziativa e rappresentano davvero l’anima del progetto insieme a tutti gli iscritti e a coloro che vorranno entrare a far parte delle sigle aderenti”. L’associazione “Verso Fondo Pre.Si.Di. – APS”, in collaborazione con numerosi sindacati di riferimento ed il supporto di enti ed associazioni del settore, ha posto in essere l’accordo quadro il quale, oltre a rappresentare la fonte istitutiva, contiene le regole di funzionamento riportate nei documenti costitutivi del fondo.L’accordo quadro, nel mese di maggio 2021, è stato approvato dall’assemblea dei soci cosicché da poter costituire il Fondo Pre.Si.Di, che poi ha ricevuto l’approvazione dei sindacati partner con l’associazione. Il 4 aprile 2022 si celebra la costituzione. Nei corso di pochi mesi il Fondo si adopererà per chiedere l’operatività alla Commissione di Vigilanza per i Fondi Pensione. Solo allora sarà possibile dare avvio alla fase di raccolta delle contribuzioni e al loro affidamento in gestione alle competenti società di investimento. La completa efficienza del Fondo sarà raggiunta all’atto dell’ottenimento del carattere di negozialità. Sarà compito delle organizzazioni rappresentative del personale concertare la quota a carico del datore nelle dovute sedi, confermando in tal contesto il Fondo pensione Pre.Si.Di. quale fondo pensione complementare di riferimento.