Mentre negli Stati Uniti, dopo l'elezione alla Casa Bianca di Donald Trump, il presidente uscente Joe Biden si impegna ad accelerare la consegna di aiuti a Kiev, il conflitto in Ucraina prosegue senza sosta. Il team di Volodymyr Zelensky sta lavorando per organizzare un incontro con il presidente americano eletto. 

Le forze di difesa aerea della Russia hanno respinto un attacco ucraino contro la capitale, Mosca, abbattendo 32 droni provenienti da Kiev. La notizia è stata riportata dal sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, citato dall’agenzia di stampa Tass. «Le forze di difesa aerea del ministero della Difesa nel distretto urbano di Ramensky hanno respinto un attacco di due droni diretti su Mosca. Secondo i dati preliminari, non si sono verificati danni o vittime sul luogo della caduta dei detriti. Inoltre, altre due droni sono stati abbattuti nel distretto urbano di Ramensky, mentre cercavano di raggiungere Mosca», ha scritto Sobyanin sul suo canale Telegram.

Anche difese aeree ucraine hanno abbattuto nella notte una decina di droni russi lanciati verso Kiev. La notizia è stata diffusa tramite Telegram dall’amministrazione militare di Kiev. «Le forze armate russe continuano a terrorizzare le aree civili, e Kiev rimane una delle prime città nel mirino del nemico. Le truppe russe hanno nuovamente lanciato i loro droni d’attacco contro le abitazioni pacifiche di Kiev. L’allarme aereo è stato annunciato due volte e in totale è durato quasi cinque ore», ha dichiarato l'amministrazione militare.

Nel frattempo, il premier polacco Donald Tusk ha annunciato che presto ci sarà una data per il cessate il fuoco. In un’intervista a Polskie Radio, Tusk ha dichiarato che «sono attese a breve dichiarazioni ufficiali per stabilire una data per il cessate il fuoco in Ucraina, la definizione dei suoi confini e le garanzie di sicurezza per Kiev». Tusk ha anche commentato il piano del neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump riguardo alla situazione in Ucraina, osservando che potrebbe essere ancora in fase di sviluppo. Tusk ha aggiunto che «le decisioni sulla guerra in Ucraina non devono essere prese solo dagli ucraini, ma anche da noi», sottolineando che tali decisioni comporteranno un minore intervento diretto degli Stati Uniti negli affari ucraini.