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Prosegue la guerra in Ucraina. Nella notte un nuovo attacco russo a Kharkiv, in cui sono rimaste ferite quattro persone tra cui un bambino. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è stato inserito intanto nella lista dei ricercati del ministero degli Interni russo. Lo scrive la Tass specificando che nei confronti del presidente ucraino è stata aperta un’inchiesta ai sensi di un articolo del codice penale della Federazione russa che però non viene menzionato.
Per Zelensky, «Putin non vuole la pace, è pazzo e il suo Paese ne dà prova ogni giorno. In Russia sono disperati».
Isw: «Azioni di Mosca contro neonati in Luhansk sono genocidio»
Negli ospedali della regione occupata dai russi del Luhansk, in Donbass, le madri vengono minacciate di vedersi portare via i loro neonati se nessuno dei genitori può dimostrare di avere la cittadinanza russa. Lo riporta l’Istitute for the Study of War (Isw) nel suo ultimo report, precisando che il capo dell’amministrazione militare dell’oblast di Luhansk, Artem Lysohor, ha riferito il 1° maggio che le madri che partoriscono negli ospedali della regione dovranno, a partire dal 6 maggio, dimostrare che almeno uno dei genitori abbia cittadinanza russa affinché l’ospedale possa dimettere il neonato. L’Istituto segnala che si tratterebbe di una violazione dell’articolo IId della Convenzione sul genocidio, che definisce quest’ultimo come l’introduzione di “misure miranti a impedire nascite all’interno’ di un gruppo” nazionale, etnico, razziale o religioso.
Il villaggio di Ocheretyne è stato distrutto
Il villaggio ucraino di Ocheretyne, nella regione di Donetsk, è stato distrutto dai combattimenti con le forze armate russe, come emerge dalle immagini dei droni ottenute dall’Associated Press. Le truppe russe stanno avanzando nell’area, colpendo le forze di Kiev impoverite e prive di munizioni con artiglieria, droni e bombe. L’esercito ucraino ha riconosciuto che i russi hanno preso piede a Ocheretyne, ma i combattimenti continuano. Il villaggio prima della guerra aveva una popolazione di circa 3mila abitanti. I residenti si sono affrettati a fuggire dal villaggio. Tra loro anche una donna di 98 anni, che la scorsa settimana, indossando un paio di pantofole e appoggiandosi a un bastone, ha camminato per quasi 10 chilometri da sola, fino a raggiungere il fronte ucraino. Nei filmati dei droni non si vedono persone e nessun edificio sembra essere rimasto intatto. La maggior parte delle case, dei condomini e di altri edifici sembrano danneggiati irreparabilmente, e molte case sono state ridotte in cataste di legno e mattoni. Gravemente danneggiata anche una fabbrica in periferia. Fumo fuoriesce da diverse case e incendi divampano in almeno due edifici.
Tajani: “Governo italiano non manderà mai nessun soldato”
Intanto, dopo le dichiarazioni di Macron sull’ipotesi di inviare truppe a Kiev, Crosetto chiarisce: «Escluso l’intervento dei nostri militari, insistere con la diplomazia». Lo conferma anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Noi non siamo in guerra con la Russia». Il presidente francese aveva detto di non escludere un invio di uomini «se Mosca sfonda il fronte», mentre il ministro britannico Cameron aveva parlato del diritto di Kiev a utilizzare armi inglese per attacchi contro i russi. Mosca avverte: «Rischio escalation».
Tajani, in occasione del suo intervento al congresso della Südtiroler Volkspartei in corso a Merano, ha dichiarato che «chiediamo che le truppe russe si ritirino, e che si arrivi a una pace giusta, come ci insegnavano due grandi Papi, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI», ha aggiunto Tajani.