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Le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico nella regione di Odessa, con il conseguente danneggiamento della pista dell'aeroporto. Ad annunciarlo il governatore regionale Maxim Marchenko. «Oggi il nemico ha colpito dalla Crimea con un attacco missilistico. La pista dell'aeroporto di Odessa è stata distrutta. Grazie a Dio non ci sono state vittime», ha detto il governatore in un video sul suo account Telegram. L’impatto di un missile da crociera russo avrebbe reso la pista inutilizzabile. Odessa è l’ultima grande città del Mar Nero ancora controllata dall’Ucraina. Nel pomeriggio erano state avvertite numerose esplosioni nei pressi della città. Un testimone oculare aveva riferito all’emittente televisiva Cnn di avere avvistato «almeno un aereo da combattimento» sopra Odessa. In precedenza il portavoce del ministero ucraino della Difesa, Oleksandr Motuzyanyk, aveva dichiarato in conferenza stampa che le forze russe si starebbero preparando «ad aumentare la pressione sull’Ucraina orientale». La Russia, secondo le informazioni in possesso del ministero di Kiev, «continua a riorganizzarsi e rafforzare le sue truppe» in Ucraina, in particolare intensificando le operazioni offensive nell’est del Paese. «Il nemico sta conducendo un’operazione offensiva nella zona operativa orientale. L’obiettivo principale del nemico rimane invariato», aveva dichiarato Motuzyanyk. Al 66esimo giorno di combattimenti, l’Ucraina dice che le forze russe «stanno martellando» la regione orientale del Donbass, senza riuscire però a conquistare le tre aree al momento nel mirino. Intanto i contrattacchi ucraini nella regione di Kharkiv - dove i russi continuano a bombardare anche obiettivi civili - impegnano le forze che il Cremlino vorrebbe dirigere verso Izyum, dove appare in stallo lo sforzo di concentrare unità richiamate da altri fronti per essere poi utilizzate nella più grande offensiva a Sud ed Est. Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraina ha dichiarato che i russi stanno cercando di conquistare in Donbass le aree di Lyman, Sievierdonetsk e Popasna, per ora senza successo. Secondo l’ultimo briefing del portavoce del ministero della Difesa ucraino, Aleksander Motuzyanyk, le truppe russe stanno gradualmente aumentando l’intensità dell’offensiva in Donbass, in tutte le direzioni: l’attività maggiori si registra a Slobozhanske e Donetsk. Kiev ha poi registrato «segnali» di preparativi per un’ulteriore intensificazione delle ostilità. Sempre il ministero della Difesa ucraino non esclude la possibilità che la Russia passi a «una piena mobilitazione», in caso «non riesca a realizzare i suoi piani a Est nel prossimo futuro». Il dicastero della Difesa di Mosca, da parte sua, ha annunciato che le sue unità di artiglieria hanno colpito 389 obiettivi ucraini durante la notte scorsa, inclusi 35 punti di controllo, 15 depositi di armi e munizioni e diverse aree in cui erano concentrate truppe ed equipaggiamenti del nemico. Le difese aeree russe, inoltre, hanno impedito a un aereo ucraino di entrare nella regione di Bryansk, secondo quanto riferito dalle autorità locali, citate dai media russi. Per il secondo giorno consecutivo - ha denunciato il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoit - colpi di mortaio hanno colpito da territorio ucraino il posto di frontiera di Krupets, senza fare vittime.