Sono almeno 31 le persone che hanno perso la vita e 125 quelle che sono rimaste ferite negli attacchi missilistici sferrati questa mattina contro diverse città dell'Ucraina, compresa Kiev. Nella sola capitale si registrano 20 morti e 61 feriti, come riferiscono i servizi di emergenza ucraini. Il Kyiv Independent, citando funzionari locali, spiega che con un missile da crociera è stato colpito in particolare l'ospedale pediatrico di Okhmatdyt a Kiev, il più grande di tutta l'Ucraina. Qui sono morti due adulti, mentre 16 persone sono rimaste ferite tra cui sette bambini. Quattro persone sono state tratte in salvo dai soccorritori, tra cui tre bambini.

Zelensky chiede una riunione d’emergenza all’Onu

A seguito degli ultimi raid russi e della conseguente strage di civili Kiev chiede una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante una conferenza stampa congiunta a Varsavia con il premier polacco, Donald Tusk. Lo riporta Rbc Ucraina.

''L'ospedale è stato danneggiato e ci sono persone sotto le macerie'',

ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che ''al

momento non si può conoscere il numero esatto delle vittime''.

"L'Ucraina sta ora avviando la convocazione di una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in relazione all'attacco russo alle infrastrutture civili, compreso un ospedale pediatrico", ha affermato Zelensky. L'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev, colpito da un attacco russo, è stato evacuato dopo un blackout di energia elettrica, ossigeno e acqua. I bambini in cura nella struttura - la più grande del suo genere nel Paese - saranno trasferiti in altri ospedali. "La cosa più importante oggi è non farsi prendere dal panico ma contribuire a salvare quante più vite possibile", ha detto il ministro della Sanità ucraino, Viktor Lyashko alla televisione ucraina in un'intervista sul sito dell'ospedale.

Il ministro ha aggiunto che al momento dell'aggressione erano in corso tre interventi chirurgici. "E' un terribile atto di terrore e mi vengono le lacrime agli occhi vedendo quante persone sono venute per aiutarci a ripulire", ha detto ai giornalisti presenti sulla scena.

Nell’attacco è stato colpita anche la clinica ostetrica Isida di Kiev, dove ci sono stati quattro morti e tre feriti. I Servizi di emergenza ucraini hanno spiegato che la clinica privata, che si trova nel quartiere di Dniprovskyi, è stata danneggiata nel raid. Non è chiaro se le vittime siano pazienti o personale della clinica.

La condanna di Tajani: “Crimini di guerra”

"Sono colpito per le immagini dei bombardamenti su Kiev con i quali è stato colpito anche un ospedale pediatrico. Crimini di guerra che vanno condannati da tutta la comunità internazionale. Il Governo continuerà a difendere la sovranità dell’Ucraina e del suo popolo". È quanto scrive in un post sul social X il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo gli attacchi russi lanciati contro alcune città ucraine, tra cui la capitale Kiev, dove è stato danneggiato l'ospedale pediatrico Okhmadyt.

Accordo Zelensky-Tusk: la Polonia potrà abbattere i droni russi

Intanto il presidente ucraino e il premier polacco Donald Tusk hanno firmato a Varsavia un accordo bilaterale in materia di sicurezza. La firma arriva alla vigilia del summit della Nato a Washington. "Chi difende l'Ucraina oggi difende anche se stesso", ha commentato Tusk. Zelensky ha parlato di un accordo "ambizioso" e "in grado di proteggere vite e resistere al male russo". Il trattato prevede lo sviluppo di un piano secondo cui "i missili russi e i droni lanciati in direzione della Polonia possono essere abbattuti nello spazio aereo ucraino".