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Dire che la riforma del Mes sia una «terribile innovazione che definisce due categorie di paesi e mette l’Italia sotto osservazione o che attenti alla stabilità dell’Italia lo trovo comico». Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sulla riforma del Mes davanti alle commissioni Finanze e politiche Ue al Senato.
Quanto alla trattativa Ue sull’automatismo della ristrutturazione del debito sostenuto da alcuni Paesi “falchi”, quindi più rigoristi e intransigenti sui conti, Gualtieri ha spiegato che «c’è stato il negoziato più duro, fortunatamente concluso con la vittoria dell’Italia e di altri che hanno detto no» a questa ipotesi. La riforma del Mes «non cambia nulla di sostanziale», ha poi sottolineato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Ma le parole del ministro hanno infiammato l’aula di Montecitorio, dopo che le opposizioni hanno chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di riferire sulla riforma. Piero De Luca del Pd ha accusato la Lega di aver sottoscritto l'accordo nel corso del precedente governo e dai banchi delle opposizioni sono partite rumorose contestazioni al punto che il presidente Roberto Fico ha dovuto sospendere la seduta per 5 minuti.