Nuova giornata di paura sui mercati globali dopo la decisione del presidente americano Donald Trump di inasprire i dazi commerciali contro Cina ed Europa. Le borse asiatiche sono sprofondate in perdite record, trascinando al ribasso anche la Borsa di Mosca e le quotazioni del petrolio, che toccano i minimi dal 2021.

Borsa di Mosca, crollo superiore al 2%

L’indice principale della Borsa di Mosca ha aperto la giornata in forte calo: alle 7 ora locale, l’indice IMOEX2 segnava -1,97%, per poi accelerare la caduta fino a un pesante -2,73%, attestandosi a 2.705,96 punti.

Panico sui mercati asiatici, Hong Kong perde l’11%

Le tensioni commerciali hanno investito pesantemente anche le piazze asiatiche. A metà giornata si registrano cali record: Hong Kong: -11%;  Taipei: -9,7%; Shenzhen: -8,7%; Tokyo: -6,8%; Shanghai: -6,5%; Seoul: -5,3%; Mumbai: -3%.

Ad aggravare la situazione la risposta di Pechino, che venerdì scorso ha annunciato nuove tariffe doganali di ritorsione contro gli Stati Uniti, alimentando il timore di una guerra commerciale totale che potrebbe danneggiare seriamente l’economia globale.

Petrolio ai minimi dal 2021, Opec+ revoca tagli alla produzione

I prezzi del petrolio hanno subito un forte ribasso, raggiungendo i livelli più bassi degli ultimi quattro anni. Il greggio Wti americano è sceso brevemente sotto i 60 dollari al barile, attestandosi attualmente a 60,49 dollari (-2,40%), mentre il Brent è calato a 64,01 dollari (-2,37%).

«Il sentimento del mercato è crollato di fronte ai timori che la guerra commerciale provochi una recessione globale, frenando la domanda di petrolio», ha commentato Giovanni Staunovo, analista di Ubs.

Nel frattempo, i Paesi produttori dell’Opec+ hanno deciso di revocare i previsti tagli alla produzione di maggio, aumentando ulteriormente la pressione al ribasso sui prezzi.

Wall Street verso un’apertura negativa

Anche Wall Street si prepara a una giornata difficile, con i future sugli indici principali in pesante ribasso: Dow Jones: -2,44%; S&P 500: -3,20%; Nasdaq: -4,20%.

Gli investitori sono visibilmente preoccupati dalla prospettiva di una nuova escalation delle tensioni commerciali.

Trump: «Dazi necessari, medicina amara ma efficace»

Nonostante il panico sui mercati, il presidente Usa Donald Trump ha ribadito la sua posizione inflessibile sui dazi: «A volte bisogna prendere delle medicine per risolvere qualcosa», ha dichiarato Trump di ritorno da un weekend in Florida. Secondo il presidente americano, i dazi imposti agli altri Paesi starebbero già ottenendo l’effetto desiderato: «I partner commerciali si stanno sedendo al tavolo e vogliono parlare».