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Dmitry Medvedev
«Ogni giorno di consegna di armi occidentali all'Ucraina avvicina l'apocalisse nucleare». E' il messaggio che il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev lancia in una intervista ai principali media russi e rilanciata in particolare dall'agenzia Ria Novosti. Mosca, da ieri, critica aspramente in particolare la decisione della Gran Bretagna, che fornirà all'Ucraina proiettili all'uranio impoverito. Le parole di Medvedev arrivano nelle stesse ore in cui si esprime il viceministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, secondo cui il rischio di un conflitto nucleare è ora al livello più alto da decenni.
«Non vorrei indulgere in una discussione se la probabilità di un conflitto nucleare sia alta oggi, ma in ogni caso è più alta di qualsiasi cosa abbiamo visto negli ultimi decenni, mettiamola così», dice Ryabkov durante un discussione sulla piattaforma del think tank Valdai, secondo Tass.
Ryabkov ribadisce che Mosca non si discosta «dalle disposizioni fondamentali previste dalla dottrina». Secondo il viceministro, gli stati che non hanno armi nucleari e in particolare quelli non allineati con gli Stati Uniti, dovrebbero «richiamare con maggiore forza all'ordine i politici nelle capitali occidentali, inclusa Washington: hanno assolutamente perso il senso della realtà».