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COVID IERI SONO STATI REGISTRATI 13.318 NUOVI CASI SU 166.205 TAMPONI E 628 I MORTI
I primi a essere vaccinati il 27 saranno un’infermiera, un operatore socio sanitario, una ricercatrice e due medici dello Spallanzani
Tra la variante inglese del Covid- 19, i divieti e le misure per il periodo di Natale, la notizia più importante è sicuramente l’inizio della campagna di vaccinazione. Tutto deve essere pronto per il 27 dicembre e si stanno mettendo a punto le modalità con le quali in Italia si procederà. A far capire come funzionerà la macchina della vaccinazione e l’attuale emergenza è stato ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Gli italiani apprezzano l'impegno gravoso delle Forze armate nell'ambito dello sforzo comune per affrontare l'emergenza sanitaria sul territorio nazionale», un’indicazione precisa dunque che a gestire molta parte del lavoro saranno gli uomini e donne in grigioverde.
«La difesa attraverso il Comando operativo di vertice Interforze ( Coi) – ha spiegato il presidente Mattarella - ha messo a disposizione le risorse della sanità militare, strutture per la quarantena, ospedali da campo, impianti di produzione, mezzi logistici, velivoli per il trasporto e l'evacuazione medica ad alto biocontenimento».
Uno spiegamento importante basato sulle «unità operative dispiegate nell'operazione Strade sicure che hanno rafforzato il dispositivo per fornire sicurezza a zone sensibili e altre unità sono state impiegate per la distribuzione dispositivi di protezione, derrate alimentari alla popolazione e sanificazione degli ambienti».
I militari hanno confermato le parole del presidente attraverso il comandante del Comando operativo interforze Luciano Portolano: «Due giorni fa, su richiesta struttura commissariale di Arcuri, abbiamo dovuto pianificare con urgenza la distribuzione del vaccino Pfizer, che giungerà in Italia il 24 dicembre». Lo stoccaggio delle prime 9.750 dosi arrivate dal Belgio avverrà presso l’ospedale romano dello Spallanzani, da qui le altre quantità saranno poi distribuite proprio dai militari alle regioni.
A ricevere per prima il vaccino, sarà un’infermiera romana il giorno 27, una scelta simbolica alla quale parteciperanno anche un operatore socio sanitario, una ricercatrice e due medici sempre dell'Istituto nazionale di Malattie infettive Spallanzani. L’ assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D'Amato ha spiegato che «sarà un inizio simbolico e partiremo con 955 dosi che saranno somministrate a coloro che a loro volta faranno i vaccinatori… Nella fase successiva, che speriamo sia il prima possibile, estenderemo la vaccinazione a tutti gli altri soggetti interessatiha spiegato sempre l’assessore D'Amato- e avremo esattamente le quantità delle dosi destinate al Lazio».
Il tutto naturalmente è subordinato ai dati giornalieri del contagio, e quelli di ieri parlano di 13.318 nuovi casi a fronte di 166.205 tamponi. I decessi purtroppo sono stati ancora 628 morti. Il giorno precedente i contagi erano stati 10.872 e 415 le vittime insieme a di 87.889 tamponi, dati altalenanti dunque che non lasciano alcuna sicurezza e vanno interpretati su un periodo più lungo del giorno per giorno. In ogni caso calano le terapie intensive ( 44 unità in meno occupate) così come i ricoveri ordinari (- 197). Scende anche l'indice di positività che ora è all’ 8% contro il 12,3% delle ventiquattro ore precedenti.