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Dice due cose, il presidente Mattarella, alla cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare, e sono due colonne portanti. Una che manca, cioé «il clima di fattiva collaborazione», una chimera in quest’era slabbrata e litigiosa che sembra non finire mai. L’altra invece c’è, e dio- solo- lo- sa quanto è utile, cioé il ruolo di «arbitro» che il capo recita in pubblico e in privato, con fatica, acume e infinita pazienza.
Il messaggio Dice il presidente ai cronisti: «Le istituzioni di governo della nostra Repubblica hanno bisogno di un clima che, lungi dalla conflittualità, sia di fattiva collaborazione per poter assumere decisioni sollecite e tempestive».
Intanto sia chiaro «che il Quirinale non compie scelte politiche», il capo dello Stato – è bene ripeterlo – «è chiamato dalla Costituzione al dovere di garantire funzionalità alla vita istituzionale nell’interesse del Paese. L’arbitro non può non richiamare al rispetto del senso delle istituzioni e ai conseguenti obblighi, limiti e doveri».
Sulla Ue Per questo Mattarella, parlando del rapporto con l’Unione europea, insiste sulla «importanza capitale del non isolarsi», perchè «non c’è futuro al di fuori dell’Unione».
Mattarella come si ricorderà un bella mano l’ha data, intervenendo a garanzia delle buone intenzioni del governo. e perciò, sostiene, occorre «mantenersi dentro questo processo e percorso virtuoso e rassicurante per i risparmiatori, gli imprenditori, gli investitori» per «perseguire crescita e sviluppo dell’occupazione».
Economia «La solidità dell’economia italiana, i provvedimenti assunti dal governo e gli intendimenti manifestati a seguito dell’intesa con la Commissione europea, con l’impegno a tenere i conti in ordine, hanno incontrato la fiducia dei mercati finanziari, con lo spread sceso notevolmente e la borsa in buona salute. Condizione questa che riduce per l’Italia il costo degli interessi sui nostri titoli pubblici e incoraggia gli investitori italiani e d’oltre confine. Si è, così, evitato uno scenario che avrebbe pesantemente ipotecato il futuro del nostro Paese. Occorre mantenersi dentro questo processo e percorso virtuoso e rassicurante per i risparmiatori, gli imprenditori, gli investitori».
Caso Csm Il Capo dello Stato ha affrontato il tema spinosissimo della magistratura «il cui prestigio e la cui autorevolezza sono stati lesi da quanto emerso, di recente, sul Csm». «La pienezza e l’integrità di quella autorevolezza e di quel prestigio sono essenziali per la Repubblica perchè accompagnano l’indipendenza e la totale autonomia della Magistratura».
Nonostante le ultime vicende, «la magistratura ha manifestato, e manifesta, di essere pienamente in grado di assicurare rigore, linearità e piena imparzialità delle decisioni».