Coprifuoco a Bucha, allarme umanitario dell’Oms su Mariupol, allarme bombardamenti a Leopoli, spostamento delle attività militari a Est dove sono in corso evacuazioni, schermaglie diplomatiche fra Kiev e Mosca. La43esima giornata della guerra in Ucraina appare tesa, e il ministro degli Esteri ucraino chiede ai colleghi della Nato riuniti a Bruxelles «armi, armi e ancora armi». Dopo la fine della smobilitazione russa nella zona di Kiev e Chernihiv, le forze di Mosca si riorganizzano per l’attacco al Donbass, dove, come scrive nell’ultimo aggiornamento l’intelligence della Difesa britannica, «il progresso delle operazioni offensive in Ucraina orientale è l’obiettivo principale delle forze militari russe». In particolare, scrivono i servizi di sicurezza del Regno Unito, «l’artiglieria russa e gli attacchi aerei continuano lungo la linea di controllo del Donbass». A Mariupol, i combattimenti si sono spostati dal centro della città al porto; l’Oms chiede un accesso umanitario alla città, porto strategico sul Mar d’Azov, sotto assedio da settimane e fra i principali obiettivi dell’offensiva russa.
Zelensky: «Mariupol distrutta, ora potrebbe toccare a Odessa»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto al parlamento greco affermando che l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa antiaerea, sistemi di artiglieria, munizioni e veicoli corazzati per tenere a bada l’invasione russa. «Prima l’Ucraina riceverà questo aiuto, più vite potremo salvare», ha detto. Zelensky ha sottolineato la distruzione operata nella città portuale di Mariupol, sede di una considerevole comunità greco-ucraina, e ha esortato la Grecia ad aiutare a prevenire che lo stesso destino accada a Odessa, un’altra città portuale ucraina con profondi legami con la Grecia. Il presidente ucraino ha chiesto sanzioni su tutte le banche russe e il divieto alle navi russe di entrare nei porti come un modo per ostacolare la capacità della Russia di finanziare la guerra. «La Russia è assolutamente fiduciosa della sua invincibilità e che può fare tutto ciò che vuole. Dobbiamo fermarla», ha concluso. Secondo quanto ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, citato dal britannico Guardian, sono oltre 5 mila i civili uccisi dall’inizio dell’assedio della città sul Mar d’Azov: fra questi, ci sono anche 210 bambini. Il primo cittadino della città portuale ha denunciato bombardamenti anche sugli ospedali, e in particolare uno in cui ci sono stati 50 vittime. I bombardamenti hanno distrutto oltre il 90% delle infrastrutture cittadine, ha aggiunto.
Domani incontro a Kiev tra Von der Leyen e Zelensky
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, domani incontrerà a Kiev la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Lo ha annunciato il portavoce di Zelensky, Sergey Nikiforov, citato dall’agenzia Interfax-Ucraina. «Domani ci sarà un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. Non posso dire l’ora per motivi di sicurezza», ha dichiarato.
L'attacco a Est
Le forze russe hanno continuato a ridispiegare le forze sull’asse Izyum-Slovyansk e nell’Ucraina orientale nelle ultime 24 ore ma non hanno ottenuto alcun progresso importante, secondo l’ISW. L’Ucraina dice che la sua difesa antiaerea ha abbattuto tre missili da crociera vicino alla città sud-orientale di Zaporizhzhia; i russi hanno completato il loro ritiro dalla regione di Sumy mentre le truppe già ritiratesi dal Nord-Est dell’Ucraina hanno continuato a ridispiegarsi a Belgorod, in Russia, per un ulteriore dispiegamento nel Donbass.
Coprifuoco a Bucha
Un coprifuoco è stato annunciato nelle vicinanze di Bucha, la cittadina nei dintorni di Kiev tristemente nota per le stragi di civili prima di tornare sotto il controllo ucraino. La decisione è stata presa per evitare i saccheggi, ha detto giovedì un alto funzionario ucraino, aggiungendo che la presenza di mine e ordigni inesplosi è rimasta un problema nelle aree recentemente strappate al controllo russo. Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino, ha detto che più di 1.500 ordigni esplosivi sono stati sminati nella sola regione di Kiev. Dopo il completamento del ritiro russo da Kiev e da Chernihiv, confermato dal Pentagono, continuano le testimonianze sulle stragi di civili nelle città della zona durante le settimane dell’occupazione. I russi hanno lasciato anche la regione di Sumy.
L’intelligence tedesca: prove delle atrocità a Bucha
L’intelligence tedesca avrebbe acquisito nuove informazioni sulle atrocità commesse dalle forze militari russe nella città di Bucha, vicino a Kiev. Secondo quanto appreso da Der Spiegel, si tratta di conversazioni radio che possono essere direttamente collegate ai cadaveri che sono stati fotografati in città. In una conversazione un soldato avrebbe detto a un altro di aver appena sparato a una persona in bicicletta. Questo potrebbe corrispondere alla foto dell’uomo morto sdraiato accanto a una bicicletta che è ha fatto scalpore in tutto il mondo. In un’altra conversazione intercettata, un uomo avrebbe detto: prima interroghi i soldati, poi gli spari.