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La candidata alle presidenziali francesi Marine Le Pen, che contende al ballottaggio l’Eliseo a Emmanuel Macron, ha respinto le accuse sollevate contro di lei circa l’utilizzo dei fondi europei, affermando che si tratta di «un colpo basso della Ue a qualche giorno dal secondo turno» elettorale. «Ci sono abituata e credo che i francesi non siano per nulla stupidi», ha sottolineato le Pen nel corso di una visita al mercato di Saint-Pierre-en-Auge in Normandia. La leader del Rassemblement National è stata accusata dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) di avere utilizzato in maniera indebita più di 600 mila euro di fondi pubblici. Il rapporto è stato divulgato dal sito di notizie francese Mediapart pochi giorni prima del ballottaggi tra Le Pen ed Emmanuel Macron, in programma per il 24 aprile. L’avvocato del partito, Rodolphe Bosselut, ha negato le irregolarità e ha messo in dubbio i tempi della pubblicazione della notizia da parte di Mediapart, appena prima del ballottaggio. L’agenzia europea per la frode Olaf ha presentato il rapporto il mese scorso all’ufficio del procuratore di Parigi. Il rapporto è «in corso di analisi», ha detto lunedì l’ufficio. Nessuna indagine formale è stata ancora aperta e non sono stati rilasciati ulteriori dettagli. Secondo Mediapart, il rapporto dell’Olaf ha rilevato che Le Pen, il padre Jean-Marie Le Pen e altri membri del partito che hanno prestato servizio al Parlamento europeo hanno utilizzato 617.000 euro di denaro pubblico per motivi «fittizi», in particolare a vantaggio delle aziende vicine al partito. L’ufficio antifrode starebbe cercando di ottenere il rimborso dei fondi e l’accusa di frode e appropriazione indebita. L’Olaf ha accusato i membri del partito di «gravi violazioni» e ha affermato che il «comportamento inappropriato» dei membri del Rassemblement National «mette in pericolo la reputazione delle istituzioni dell’Unione», secondo Mediapart. Non è la prima volta che Le Pen e il suo partito vengono accusati di aver utilizzato in modo improprio i fondi dell’Ue. La leader ha già ricevuto accuse nel 2018 sulla base di un’indagine separata dell’Olaf che accusava i membri del Rassemblement National di utilizzare assistenti per l’attività politica del partito che erano sul libro paga del Parlamento europeo. «Molte persone che affermano di difendere i cittadini non vanno mai a incontrarli», ha detto Macron in un’intervista a «France Culture», spiegando che Le Pen «raramente si confronta con coloro che la pensano diversamente», e che si starebbe «nascondendo». «Io entro in contatto con persone che hanno una visione diversa dalla mia, per capire», ha spiegato Macron. «Il vero disprezzo» è evitare le persone, «non entrarci mai in contatto», ha aggiunto.