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Il trionfo di Emmanuel Macron alle presidenziali francesi è anche una vittoria per i detenuti. Durante il voto per corrispondenza organizzato nelle carceri francesi, infatti, il presidente appena riconfermato ha ottenuto il 65,3% dei voti espressi, contro il 34,7% di Marine Le Pen. Come spiega il quotidiano Le Monde, dalle elezioni europee del 201, i detenuti possono votare non solo per delega o con il permesso di uscita, ma anche per posta. Una novità introdotta proprio da Macron, che ha voluto facilitare l'accesso al voto per le persone condannate o in custodia cautelare, val fine di garantire la dignità dei detenuti. E per queste elezioni presidenziali, 13.672 detenuti delle circa 70.000 persone attualmente in carcere si attivati per votare. In ogni turno, i detenuti hanno votato nelle rispettive strutture carcerarie, quindi le schede sono state inviate al Ministero della Giustizia, dove sono state contate. Infine, sono stati integrati tra i risultati del primo arrondissement di Parigi. Al primo turno ha avuto la meglio Jean-Luc Mélenchon, con il 45,78% dei voti, davanti a Marine Le Pen (20,28%) ed Emmanuel Macron (18,63%). Al secondo turno, l'assenza del rappresentante di estrema sinistra La France insoumise ha cambiato le carte in tavola. Tra i detenuti che si erano attivati per votare per corrispondenza, uno su quattro si è astenuto. E la quota di schede bianche o non valide è salita all'8,63% degli elettori. I 9.365 detenuti che si sono espressi hanno scelto Macron. Indubbiamente un modo, per i sostenitori di Jean-Luc Mélenchon, di rispettare le sue istruzioni sul non "regalare neanche un voto a Le Pen". Il risultato ottenuto dalla candidata di estrema destra, molto più basso che nella popolazione generale e anche più che negli ambienti popolari, è probabilmente dovuto anche al suo programma elettorale in materia penale: il ritorno alla pena minima introdotta da Sarkozy nel 2007 in caso di recidiva, abolizione della maggior parte delle riduzioni e degli adeguamenti di pena, fine pena mai. Durante la campagna elettorale infatti, Marine Le Pen aveva promesso maggiore "fermezza" di fronte a un presunto atteggiamento di "lassismo". Solo due tipi di punizione "possono essere compresi da delinquenti e criminali: multe e reclusione", ha scritto nel suo programma. E interpellata sulla possibilità di un referendum che reintroduca la pena di morte, aveva affermato che "con me i francesi non dovranno votarlo perché renderò davvero tale il carcere a vita...".