Luigi Mangione, un 26enne, è stato incriminato da un gran giurì di New York con quattro capi d’accusa per l'omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato di UnitedHealthcare, ucciso a New York lo scorso dicembre. Le accuse nei confronti di Mangione includono due capi di stalking, un reato connesso alle armi da fuoco e l’omicidio tramite l'uso di un'arma da fuoco. Questi crimini comportano il rischio di una condanna a morte, che il Dipartimento di Giustizia intende richiedere in caso di condanna. La procuratrice generale Pam Bondi ha infatti indicato ai procuratori federali di chiedere la pena capitale per Mangione, accusato di aver ucciso Thompson, 50 anni, il 4 dicembre a Manhattan.

Mangione è stato arrestato cinque giorni dopo l'assassinio, rintracciato in un McDonald's ad Altoona, Pennsylvania. Le autorità hanno trovato su di lui una "ghost gun" (una pistola costruita senza numeri di serie), un silenziatore e scritti che esprimevano ostilità, elementi che lo collegano al crimine. Mangione si è dichiarato non colpevole di tutti gli 11 capi d'accusa a suo carico, inclusi i quattro che lo vedono imputato in Pennsylvania.

La settimana scorsa, gli avvocati di Mangione hanno presentato una richiesta al giudice per impedire la richiesta della pena di morte da parte di Bondi, sostenendo che i diritti al giusto processo di Mangione siano stati violati e che gli interventi del governo federale abbiano "corrotto" il procedimento.