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L'Ufficio delle Nazioni Unite che si occupa delle crisi umanitarie accusa Israele di commettere «crimini di guerra» nella Striscia di Gaza e di riservare «una punizioni collettiva» alla popolazione palestinese per vendicarsi del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. Parole che segnano un ulteriore strappo tra l’Onu e Tel Aviv dopo lo scontro tra l’ambasciatore israeliano e il segretario generale Guterres e l’annullamento dei visti diplomatici per Israele ai funzionari del Palazzo di vetro. È uno dei tanti effetti di questo nuovo, pericolosissimo conflitto in Medio Oriente.
Anche se, dopo le pressioni di Biden, non è ancora avviata l’offensiva di terra di Tshaal, la guerra tra lo stato ebraico e Hamas prosegue senza sosta, i bombardamenti su Gaza sono infatti incessanti cosi come i razzi dei miliziani islamisti dalla Striscia verso lo stato ebraico. Ne sono la prova i tre missili Kassam che ieri hanno colpito un ufficio a Tel Aviv provocando il ferimento di almeno tre persone. Israele intanto ha comunicato che per la terza volta in pochi giorni, nella notte, reparti dell'IDF hanno superato le recinzioni di confine e sono entrate nella zona centrale di Gaza.
L'attacco era mirato a una serie specifica di obiettivi legati ad Hamas che sarebbero stati neutralizzati. Il governo israeliano continua a sostenere anche che si tratta di operazioni (tracciare i sentieri, ripulire i campi minati) per preparare il terreno a qualcosa di molto piu grande. Sempre ieri gli israeliani hanno detto di aver ucciso un alto comandante di Hamas di nome Shadi Barud direttamente coinvolto negli attacchi del 7 ottobre. Ma la situazione a Gaza City si fa sempre più difficile. Phillippe Lazzarini, il capo dell'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite che fornisce aiuti ai rifugiati palestinesi, ha parlato del sentimento che stanno vivendo le persone nella città bombardata: «Si sentono evitate, alienate e abbandonate».
I camion di aiuti che sono stati autorizzati a passare attraverso il valico egiziano i Rafah finora hanno fornito solo «briciole» (solo 84 mezzi sono arrivati), inoltre Lazzarini ha anche negato che Hamas abbia rubato il carburante delle Nazioni Unite; anzi sarebbe stata Israele a bloccare l'ingresso di rifornimenti In ogni caso ieri mattina, una delegazione medica composta da stranieri è entrata, insieme a 10 camion nella Striscia di Gaza, trasportando acqua.
L'UNRWA ha quindi ripetuto gli appelli per un cessate il fuoco umanitario e ha affermato che il lavoro dell'agenzia delle Nazioni Unite durerà «non più di pochi giorni» se il conflitto persisterà, poiché almeno 57 membri del suo staff a Gaza sono stati uccisi. Ma sembra che su questo versante qualcosa si stia muovendo. Ieri pomeriggio il Qatar sembrava sicuro che i negoziati per un potenziale cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri avevano fatto registrare un grande passo avanti. Il ruolo di mediatore di Doha è ormai consolidato ma sembra davvero presto per pensare a un esito positivo delle trattative sotterranee. Un cessate il fuoco infatti richiede un meccanismo di monitoraggio, una terza parte per verificare le azioni e, cosa molto importante, una parte come garante.
I rappresentanti dell'Emirato hanno diffuso la notizia dopo che i paesi europei hanno raggiunto un accordo per una tregua temporanea, criticando però la poca pressione che eserciterebbero su Israele. A questo proposito il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che diversi paesi europei stanno cercando di costruire una «coalizione umanitaria» per Gaza. Non sono noti ancora i dettagli ma solo l indiscrezione che Cipro potrebbe servire come base per le operazioni Intorno a Gaza il conflitto ogni giorno sembra estendersi. Per il venerdì di preghiera scontri tra manifestanti palestinesi e forze israeliane sono scoppiati a Ramallah e Jenin, in Cisgiordania, facendo registrare diversi feriti. Ma è alla Siria che si è guardato con preoccupazione, gli Stati Uniti infatti hanno colpito due strutture nella Siria orientale, sostenendo che sono state utilizzate dalle forze iraniane e da gruppi affiliati.
Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha detto che gli «attacchi di autodifesa di precisione» sono stati effettuati per proteggere il personale statunitense, e sono stati una risposta ai recenti raid con droni contro alcune basi Usa. Secondo Austin «l'Iran vuole nascondere la sua mano e negare il suo ruolo in questi attacchi contro le nostre forze. Non glielo permetteremo» aggiungendo però che l'azione di ieri è separata dal conflitto tra Israele e Hamas.