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E' allerta massima per la nuova variante del virus rilevata in Sudafrica che l’ Oms ha battezzato Omicron. I Paesi dell’Unione europea hanno concordato di sospendere i viaggi nell’Ue da sette Paesi dell’Africa meridionale: Botswana, Eswatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sud Africa e Zimbabwe. I residenti dei Paesi europei che provengano da questa zona e che hanno diritto a entrare nell’Ue si dovranno sottoporre a test e a un periodo di quarantena. «Prove preliminari suggeriscono un aumento del rischio di reinfezione», spiega l’Organizzazione mondiale della sanità. Il mutante, classificato oggi come variante di preoccupazione (Voc), ha un gran numero di mutazioni, spiegano gli esperti, «alcune delle quali preoccupanti». «Il numero di casi di questa variante sembra essere in aumento in quasi tutte le province del Sudafrica». Gli esperti Oms precisano che l’attuale diagnostica basata sui test molecolari «continua a rilevare» la variante Omicron. Diversi laboratori hanno indicato che con un test Pcr ampiamente utilizzato uno dei tre geni bersaglio non viene rilevato e questo test può quindi essere utilizzato come ’marker’ per identificare questa variante, inattesa di conferma del sequenziamento. Utilizzando questo approccio questa variante è stata rilevata a velocità più elevate rispetto ai precedenti picchi di infezione, suggerendo che Omicron potrebbe avere un vantaggio di crescita, oltre al già citato maggiore rischio di reinfezione rispetto ad altre varianti di preoccupazione. «Sono in corso numerosi studi», informa infine l’ Oms, e il gruppo di esperti Tag-Ve che segue l’evoluzione del virus «continuerà a valutare questa variante. L’ Oms comunicherà le nuove scoperte agli Stati membri e al pubblico, se necessario».