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Le drastiche misure adottate dalla Cina per contenere l'epidemia di Covid-19 hanno prodotto risultati notevoli nel bloccare la trasmissione del virus da uomo a uomo, prevenendo o almeno ritardando centinaia di migliaia di casi. Lo ha affermato il team composto da esperti cinesi e dell'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms). La valutazione e' stata formulata ieri, nel corso di una conferenza stampa a Pechino, dopo che il team di 25 esperti ha effettuato una ispezione sul campo di nove giorni a Pechino e nelle provincie di Guangdong, Sichuan e Hubei. Il team ha affermato che la Cina sta adottando misure prudenti e ordinate per ripristinare gradualmente l'ordine nei settori sociale, economico, educativo e sanitario, e hanno affermato che altri paesi dovrebbero rivedere rapidamente le misure adottate nei confronti della Cina. Il team ha ammesso che sono necessarie ulteriori informazioni per comprendere meglio le dinamiche di trasmissione e la gravita' della malattia, aggiungendo che il lavoro di prevenzione e controllo globale deve ancora affrontare gravi sfide. Il team ha consigliato ai paesi di adottare misure di monitoraggio attive, impegnarsi per la diagnosi precoce, la quarantena e il trattamento e di rintracciare e mettere in quarantena i soggetti a contatto con individui infetti. Ai paesi con casi importati o che scontano un rapido aumento dei casi di infezione l'Oms ha consigliato di attivare immediatamente piani di emergenza nazionali per garantire che i governi ad ogni livello adottino le misure di intervento necessarie a bloccare la diffusione del virus. Il team ha inoltre invitato i paesi a rafforzare lo scambio di informazioni sull'epidemia e rimanere uniti per affrontare congiuntamente le sfide poste dal Covid-19. Al di fuori della Cina, ci sono ora 2.074 casi in 28 paesi e 24 morti. Gli improvvisi aumenti di casi in Italia, nella Repubblica islamica dell'Iran e nella Repubblica di Corea sono profondamente preoccupanti. "C'e' molta speculazione sul fatto che questi aumenti significhino che questa epidemia e' diventata una pandemia", ha affermato il capo Oms. L'organizzazione ha gia' dichiarato un'emergenza di sanita' pubblica di interesse internazionale - il nostro piu' alto livello di allarme - quando c'erano meno di 100 casi al di fuori della Cina e 8 casi di trasmissione da uomo a uomo. Cio' a cui assistiamo, prosegue il capo dell'organizzazione, sono epidemie in diverse parti del mondo, che colpiscono i paesi in modi diversi e richiedono una risposta su misura. "L'uso della parola pandemia ora non si adatta ai fatti, ma puo' certamente causare paura", ha spiegato Tedros. Il team di esperti ha inoltre spiegato che la mortalita' del nuovo coronavirus in Cina e' di circa il 3-4 per cento: escludendo la provincia di Hubei tale cifra scende a circa lo 0,7 per cento. Stando ai rapporti dei media, non si e' registrata nessuna mutazione significativa al nuovo coronavirus dopo lo studio di 104 ceppi; l'eta' media dei pazienti e' di 51 anni e i pipistrelli potrebbero essere ospiti mentre i pangolini potrebbero essere ospiti intermedi. I team hanno confermato che piu' del 90 per cento dei casi confermati si trova nella provincia di Hubei e la risposta della Cina allo scoppio ha spostato la curva del rapido aumento di nuovi casi confermati di coronavirus, con un calo dell'80 per cento in due settimane. Gli esperti fanno sapere che la trasmissione del coronavirus in altre province al di fuori di Hubei e' stata limitata, suggerendo che le misure di controllo del traffico nella provincia di Wuhan e Hubei hanno effettivamente impedito la diffusione dell'epidemia nel resto del paese e del mondo.