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Aveva anticipato in un libro il delitto del quale poi è stato accusato e per il quale si è sempre dichiarato innocente. Ieri Daniele Ughetto Piampaschet è stato arrestato dopo una breve latitanza. Per i giudici sarebbe lui il responsabile della morte di Antonia Egbuna, una prostituta di origine nigeriana con cui aveva avuto una breve relazione.
La vicenda Il cadavere della donna era stato trovato con i segni di molte coltellate il 26 febbraio 2012 sul greto del Po, esattamente come ne “La rosa e il leone”, romanzo che l’uomo aveva scritto e mai pubblicato. Daniele Ughetto Piampaschet fu assolto in primo grado, invece in appello era stato condannato a 25 anni e 6 mesi di carcere per omicidio volontario. La Cassazione nel 2016 aveva poi annullato la sentenza, rinviando il caso alla Corte d’assise d’Appello. Nei giorni scorsi la sentenza definitiva. E ieri l’arresto.
Protetto dal padre Quando i carabinieri si sono presentati a Giaveno ( Torino) per arrestarlo, hanno trovato in casa solo il padre che, forse per proteggerlo, si è scagliato contro un militare. L’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Processato per direttissima, è stato poi scarcerato.
I carabinieri erano andati a casa dei genitori e hanno chiesto le chiavi di un alloggio dove sapevano che si nascondeva. Hanno rintracciato l’uomo seguendo il padre Luigi, mentre gli portava da mangiare. Piampaschet alla fine bloccato dai carabinieri, era pronto per fuggire all’estero.
Secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbe avuto l’intenzione di raggiungere Terrasini, in provincia di Palermo, dove la famiglia ha la disponibilità di un appartamento, per poi proseguire, molto probabilmente, per la Tunisia.