A oltre due mesi dall’avvio dell’invasione russa, l’attenzione di Mosca si concentra sul sud-est dell’Ucraina dove «sta intensificando la sua offensiva», concentrando gli sforzi vicino a Izyum. «L’attività maggiore si osserva nelle direzioni di Slobozhanske e Donetsk» e, ancora, «i russi puntano a lanciare un’offensiva nelle direzioni di Sulyhivka-Nova Dmytrivka e Andriyivka-Velyka Komyshuvakha», ha fatto sapere lo Stato Maggiore ucraino nel suo ultimo aggiornamento. Da Mariupol è giunto un nuovo appello dei difensori asserragliati nell’acciaieria Azovstal, dove ci sono ancora 600 soldati, molti dei quali feriti, e centinaia di civili. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha assicurato che l’Alleanza atlantica «è pronta a sostenere l’Ucraina per anni nella guerra contro la Russia, anche aiutando Kiev a passare dalle vecchie armi dell’era sovietica alle moderne attrezzature militari occidentali». Le autorità ucraine hanno rivendicato il «diritto» di difendersi attaccando obiettivi militari in territorio russo: «La Russia ha attaccato l’Ucraina e ucciso civili. L’Ucraina si difenderà in ogni modo, compresi gli attacchi a depositi e basi degli assassini», ha sottolineato il consigliere della presidenza ucraina, Mikhailo Podolyak. Dalle prime luci dell’alba, sono attivi i sistemi di difesa aerea nella città russa di Belgorod: la zona confina con le regioni ucraine di Luhansk, Sumy e Kharkiv, teatro di pesanti combattimenti da parte delle forze di Mosca.
Berlino: ok all'invio di armi pesanti
Il Bundestag tedesco ha approvato la fornitura di armi pesanti all’Ucraina mentre la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, ha rinnovato l’appello a mandare armi pesanti e aerei a Kiev. Da Mosca, il portavoce del Cremlino ha ribadito che questo «minaccia la sicurezza» europea e provoca «instabilità». Altro possibile fronte che preoccupa è la Transnistria dove negli ultimi giorni c’è stata un’escalation di tensione con una serie di incidenti che per la Federazione sono «atti di terrorismo», per i quali serve «un’indagine obiettiva». Nella sua analisi sulla situazione in Ucraina, l’intelligence della Difesa britannica si è concentrata sulla flotta russa sul Mar Nero che «nonostante le imbarazzanti perdite della nave da sbarco Saratov e dell’incrociatore Moskva, mantiene la capacità di colpire obiettivi sulla costa e il territorio ucraino». Il Bosforo, precisa l’aggiornamento da Londra, «rimane comunque chiuso a tutte le navi da guerra non turche, impedendo alla Russia di rimpiazziare il Moskva nel Mar Nero». L’esercito russo ha riferito di aver respinto un attacco missilistico ucraino su Kherson, il cui controllo è rivendicato da Mosca: «Dodici lanciarazzi multipli ad alta potenza e due missili balistici ucraini Tochka-U sono stati abbattuti in aria sopra la città», è stato specificato, mentre l’agenzia ufficiale russa Ria Novosti ha riferito che dal 1 maggio verrà introdotto in città l’uso del rublo. Intanto, l’intelligence di Mosca ha fatto sapere di aver arrestato a Sinferopoli, in Crimea, un ex marine ucraino per aver pianificato un attentato in un centro commerciale.
Rischio attacchi, Donetsk cancella parata 9 maggio
Tra i luoghi dei "conflitti congelat" dell’ex Unione sovietica, la Transnistria è stata il più stabile per tre decenni. La striscia di terra lunga e stretta in Moldova non vede più combattimenti dalla fine del conflitto separatista nel 1992, ma le esplosioni degli ultimi due giorni hanno sollevato preoccupazioni sul fatto che la guerra della Russia in Ucraina potrebbe estendersi lì, dove circa 1.500 soldati russi sono già di stanza. Il Consiglio di sicurezza della Transnistria ha riferito che sono stati tre gli "incidenti" nella regione nelle ultime 24 ore, a Tiraspol al ministero della Sicurezza di Stato lunedì, e oggi esplosioni che hanno messo fuori servizio due potenti antenne in un impianto radio che ritrasmetteva programmi radiofonici russi a Maiac e danni a un’unità militare nel villaggio di Parcani. Il leader dell’autoproclamata repubblica filorussa, Vadim Krasnoselsky, ha deciso di imporre misure di sicurezza antiterrorismo portandole a "livello rosso" per 15 giorni, inclusi la creazione di blocchi agli ingressi delle città e l’annullamento della parata per il Giorno della vittoria del 9 maggio.
Biden: "Daremo armi a Kiev fino alla fine"
«Fino a quando continueranno le atrocità invieremo altre armi» all’Ucraina per difendersi. Lo promette il presidente Usa Joe Biden parlando alla Casa Bianca. «Putin non avrà successo», aggiunge. «Mosca utilizza il gas e il petrolio come arma ma noi aiuteremo gli alleati. Non ci faremo intimidire dalle minacce», incalza il presidente americano. Che ha chiesto al Congresso un finanziamento supplementare di 33 miliardi di dollari per aiutare Kiev rimarcando la necessità che i fondi vengano «approvati il prima possibile». «Cedere all’aggressione russa sarebbe più costoso», ha sottolineato. «Non stiamo attaccando la Russia, stiamo aiutando l’Ucraina a difendersi dall’aggressione russa e proprio Putin, che ha scelto di lanciare questa brutale invasione, potrebbe fare la scelta di porre fine a essa. Fino a quando ci saranno atrocità continueremo a fornire assistenza all’Ucraina. La Russia è l’aggressore e dobbiamo continuare a mettere pressione sulla sua economia», ha ribadito. Rispondendo implicitamente alle affermazioni del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sul fatto che il pericolo di una guerra nucleare «è serio, è reale, non può essere sottovalutato», Biden ha affermato che «non è vero» che gli Stati Uniti e la Nato sono in una guerra per procura con la Russia e che le affermazioni russe di una guerra per procura sono «una scusa per il loro fallimento» in Ucraina. «(Le dichiarazioni) mi preoccupano, perché mostrano la disperazione che la Russia sta provando per il suo abietto fallimento nel riuscire a fare ciò che si era prefissata di fare inizialmente».
Missili su Kiev durante l'incontro Guterres-Zelensky
«L’attacco a Kiev mi ha sconvolto»: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, intercettato dalla tv portoghese Rtp, subito dopo l’attacco con missili sulla capitale ucraina, commesso proprio durante la sua missione per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky. È la cartina di tornasole della situazione che si sta vivendo in Ucraina. Una «cartolina da Mosca», twitta ironicamente il capo dei negoziatori ucraini Mykhailo Podolyak ricordando la visita di 48 ore prima di Guterres al Cremlino. «Ricordiamo perché la Russia occupa ancora un seggio nel Consiglio di sicurezza dell’Onu?», si chiede ancora. Attacco serale anche su Odessa ma, in questa occasione, la contraerea di Kiev è riuscita a sventare la minaccia.
Usa: le forze russe stanno lasciando Mariupol
Una parte delle forze russe sta iniziando a lasciare Mariupol, spostandosi verso Nord e Nord-Ovest. Lo ha riferito un funzionario della difesa Usa. «Non abbiamo un numero esatto di quante forze russe stiano lasciando Mariupol, ma non crediamo che il numero sia insignificante», ha spiegato.