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Se c'è qualcosa che gli israeliani non vogliono è uno scontro con Hezbollah ai confini con il Libano. Lo stato ebraico ha già combattuto contro il partito milizia sciita e sa che non è uguale ad Hamas. Si tratta di un esercito che secondo le ultime stime arriva a contare almeno 1oomila effettivi inquadrati in diverse brigate, armati modernamente con almeno 14omila missili capaci di colpire Israele in profondità.
I vertici del IDF considerano dunque come scenario peggiore un intervento militare diretto di Hezbollah in sostegno all attacco di Hamas, una manovra a tenaglia alla quale sarebbe difficile rispondere contemporaneamente ad un ingresso nella Striscia le cui conseguenze sono abbastanza prevedibili.
I timori israeliani sembravano aver preso corpo domenica scorsa quando insieme ai razzi di Hamas dal confine sud libanese ne sono stati sparati alcuni sulle ostazioni di Tsahal che ha risposto con incursioni aeree e bombardamenti abbastanza ristretti. Al momento solo una scaramuccia che cade però in un momento di grande tensione, i capi del partito di Dio attraverso il loro segretario generale Hassan Nasrallah si sono limitati a considerare ciò non un atto di guerra ma solidarietà verso Hamas. La pericolosità di Hezbollah sta non soltanto nella sua capacità militare ma ancor di più nella sua struttura, forza economico sociale e nei suoi potenti sponsor: Siria e soprattutto Iran. La formazione di ispirazione sciita nasce intorno al 1982 quando Israele invade il Libano per dare la caccia ai combattenti palestinesi dell'OLP.
Il caos sfociò in una sanguinosissima guerra civile nella quale si affrontarono i gruppi cristiano maroniti, falangisti e quelli musulmani, proprio l'invasione israeliana fu il primo banco di prova per Hezbollah che approfittò della situazione candidandosi a difensore dei palestinesi. Ebbe dunque ragione lo sforzo iraniano di riunire sotto un'unica bandiera le varie formazioni sciite, una strategia voluta dallo stesso Khomeini il quale fece addestrare i combattenti della neonata Hezbollah da un contingente del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.
L'attività fu inizialmente di matrice terroristica, una trentina di attentati colpirono in particolar modo obiettivi occidentali, un attacco suicida, il più grave, nel 1983, prese di mira la forza di pace internazionali a Beirut ovest, morirono 241 marines statunitensi e 56 parà francesi. Nel 1985 venne pubblicato il manifesto ideologico di Hezbollah che confermava la promessa di espellere le potenze occidentali dal Libano, la distruzione dello stato israeliano e la fedeltà al leader supremo dell'Iran.
Anni di guerriglia contro l'esercito israeliano hanno forgiato Hezbollah, che ha proseguito con gli attacchi all'estero. Una svolta ulteriore si è avuta nel 2000 quando Tel Aviv si è ufficialmente ritirata dal Libano meridionale, continuando però un conflitto a bassa intensità, concentrato intorno le cosiddette fattorie di Shebaa, che si trasformò in una vera e propria guerra nel 2006. Un mese durante il quale morirono 1200 libanesi, per lo più civili, e 158 vittime in Israele. L'efficienza militare però è andata di pari passo a quella politica tanto che Hezbollah è divenuto un vero partito che conta anche ministri nel governo.
Il vero peso si riscontra nella capacità di governare intere zone del sud del Libano, gestendo una serie di attività e istituzioni che forniscono istruzione, assistenza sanitaria e sostegno economico alle famiglie povere, oltre ad aver giocato un ruolo chiave nella ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture a seguito delle gravi distruzioni inflitte al Paese dei Cedri. Appare un paradosso che Stati Uniti ed altri paesi considerino Hezbollah un'organizzazione terrorista alla stregua di altre formazioni, cosa che ad esempio non fa l'Ue che ha condannato solo l'ala militare Saraya al- Moukawama al-Lubnaniyya (brigate di resistenza libanese), che oltre a combattere le forze israeliane dal 2012 è stata coinvolta nel conflitto in Siria a fianco di Bashar al- Assad.
Grazie ai finanziamenti iraniani (700 milioni di dollari annui) Hezbollah è uno stato nello stato anche se ha rinunciato all'instaurazione di una Repubblica islamica in Libano partecipando alle elezioni fin dal 2oo9 e creando un canale televisivo satellitare dalla Al- Manar, con un bacino d'utenza stimato in 10- 15 milioni di utenti.